Il “Campoli” di Bocale non è più l’inviolabile roccaforte che tutte le compagini di Eccellenza hanno avuto il dispiacere di conoscere nella passata stagione, dove ad uscire con il bottino pieno era stato solo il Roccella. Nelle prime tre gare disputate sul proprio campo, la formazione reggina ha lasciato l’intera posta già due volte, ottenendo un solo punto contro la Vibonese. Rispetto dunque alla passata stagione, il primo record negativo (quello inerente le sconfitte casalinghe) è stato già battuto.
Ma da dove ha origine questo momento negativo degli uomini di Lo Gatto? La risposta è sotto gli occhi di tutti: colpa dell’astinenza offensiva. In casa il Bocale non segna da 207 minuti, ovvero dalla prima giornata, e per giunta su calcio di rigore. Anche sommando la sfida di Coppa contro la Reggio Mediterranea il risultato non cambia: l’unica rete siglata in quel match scaturì da un calcio piazzato battuto da Moreno. Per ritrovare un gol su azione al “Campoli” bisogna tornare all’ultima partita dello scorso campionato vinta per 6-3 contro la Rossanese.
Crisi? Di risultati senza dubbio. Di gioco non più, per quanto mostrato dai bianco-rossi nell’arco dei novanta minuti disputati contro il Castrovillari. A differenza della partita di due settimane prima contro il Cutro, il Bocale ha stavolta giocato dimostrando una rinnovata vitalità, ma fine a se stessa, dato che gli attaccanti di Lo Gatto proprio non riescono a concretizzare le tantissime occasioni avute. In realtà erano riusciti per ben due volte a gonfiare la rete, trovando però nella bandiera alzata del guardalinee il concretizzarsi di un incubo.
La crescita del Bocale rispetto non solo alle prime uscite, ma anche al campionato scorso, la si è potuta notare nel reparto difensivo, sicuro e preciso (Cogliandro – Cucinotti coppia centrale monumentale), il quale ha lasciato agli avversari solo le briciole; briciole però determinanti per il risultato finale. In avanti il volenteroso Cissè ha dimostrato di possedere corsa, tecnica e visione di gioco, ma una scarsa lucidità sotto porta. Il senegalese è stato comunque il più propositivo e dinamico, ha svariato su tutto il fronte dell’attacco e ha dialogato con i compagni, con cui appare già in discreta sintonia. L’impressione è che per rivedere lo spumeggiante Bocale ammirato nella passata stagione, bisognerà attendere che capitan Saviano e Catanzaro trovino la condizione fisica ottimale che ancora non hanno raggiunto. Importante è stato il recupero di Laurendi, il quale ha dato vigore al centrocampo e alla manovra; l’acerbo ma versatile Moreno continua a crescere.
I complimenti però non portano punti, e adesso la posizione di classifica inizia a farsi sentire, con un ultimo posto che potrebbe inconsciamente danneggiare il gruppo. Determinante sarà cominciare a fare punti da subito. E domenica il banco di prova che attende Saviano e compagni è di quelli da cuori forti: allo stadio “Lopresti” per il derby reggino contro il Gallico Catona, lanciatissimo nelle zone alte della classifica ma reduce dalla prima sconfitta stagionale in quel di Vibo.
Domenico Geria – Reggionelpallone.it
Commenti