Naufragio di Cutro, l’incredibile decisione della Calabria

Nella vicenda del nubifragio di Cutro arriva un colpo di scena e la protagonista è la Regione Calabria: sdegno per quello che è successo

Si torna a parlare del naufragio di Cutro avvenuto il 26 febbraio 2023 al largo delle coste calabresi causando la morte di 98 persone tra cui 35 bambini. Nel processo sulla vicenda che ha coinvolto il caicco Summer Love a Steccato di Cutro, la Regione Calabria si era costituita parte civile nel processo che vede imputati quattro militari della Guardia di Finanza e due ufficiali della Guardia costiera accusati di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo.

Naufragio di Cutro
La spiaggia dopo il naufragio di Cutro (Reggionelpallone.it)

A distanza di poche ore però arriva una decisione da parte della Cittadella calabrese che ha lasciato tutti di stucco. Vediamo cosa è successo.

La Regione Calabria fa dietrofront

La Regione Calabria ci ripensa e fa dietrofront. Ritira la costituzione di parte civile che aveva presentato al processo e con un documento ufficiale fa sapere che si è trattato di un errore.

L’intenzione della Cittadella era quella di costituirsi parte civile ma non contro coloro che ritiene “servitori dello Stato” ma contro gli scafisti che hanno causato la tragedia. Con una nuova delibera, dunque, la Regione ha ritirato la richiesta di parte civile che era stata depositata nel corso dell’udienza preliminare presieduta dal gup Elisa Marchetto lunedì scorso.

Naufragio di Cutro
Il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto (Reggionelpallone.it)

I sindacati della Guardia di Finanza e della Marina non avevano accettato di buon grado la costituzione di parte civile da parte della giunta presieduta da Occhiuto e avevano dimostrato il loro disappunto. Ora il dietrofront. Ma perché?

Indignazione e critiche

La mossa della Regione Calabria fin da subito ha fatto parlare e indignare. C’è chi ipotizza che il cambio sulla costituzione della parte civile sia arrivato a seguito di un intervento dall’alto.

Potrebbe essere stato, infatti, un intervento politico a far ritirate la costituzione di parte civile contro Guardia di Finanza e Marina. Ad intervenire, secondo alcune ipotesi, sarebbe stato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.

Naufragio di Cutro
La spiaggia di Cutro con le rose in onore delle vittime del nubifragio (Reggionelpallone.it)

Feroci le critiche del Pd e di molte associazioni. Il partito di Elly Schlein tuona contro Occhiuto dicendo che “ha calato la testa davanti a Salvini, rinnegando giustizia e dignità istituzionale”. Per il partito democratico il governatore “ha voltato le spalle alle 94 vittime del naufragio di Cutro e ha infangato il nome della Regione Calabria, scegliendo la sudditanza politica, al posto del coraggio morale”.

La reazione di Rete 26 febbraio

Non meno feroci le reazioni delle associazioni. In particolare, a parlare e a scagliarsi contro la decisione di Occhiuto è Rete 26 febbraio, associazione nata proprio all’indomani del naufragio che chiarisce che quanto successo non è solo una grande e grave gaffe amministrativa. Si tratta di ben altro: “è un’ammissione sconcertante di impreparazione, un inchino politico e morale al potere centrale, un tradimento istituzionale nei confronti delle 94 vittime”.

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