Una coppia in pensione da 6 anni ha deciso di intraprendere un entusiasmante viaggio in giro per il mondo scoprendo decine di Paesi.
L’Italia è un paese che offre indubbiamente molto per le persone anziane. Dall’assistenza sociale ai servizi medici, alle strutture ospedaliere. Non sempre però le pensioni di anzianità sono sufficienti a coprire i costi della vita. Per questo motivo sono molte le persone che decidono di trasferirsi dopo aver terminato di lavorare. In Europa ci sono diversi posti dove è possibile vivere con meno di mille euro al mese, come la Polonia.

Ma sono tantissime, anche, le persone che decidono di dedicare gli anni della pensione ai viaggi. E questo è proprio il caso di una coppia di coniugi americani, che negli ultimi sei anni da quando moglie e marito si sono ritirati dal lavoro che hanno deciso di viaggiare per il mondo.
In viaggio per il mondo dopo la pensione: la storia di una coppia di coniugi americani
Dal 2019 Norm Bour e sua moglie vivono girando il mondo senza una residenza fissa dopo aver lasciato il lavoro ed essere andati in pensione anticipata. Hanno visitato oltre 43 paesi, realizzando il sogno di una vita. Norm Bour e sua moglie raccontano che «Negli ultimi anni abbiamo vissuto in circa 50 Paesi, restando in alcuni di questi solo pochi giorni, in altri per mesi. Ma la nostra idea è solitamente di rimanere quattro-sei settimane, il tempo giusto per assaporare davvero la cultura del luogo».

L’uomo ha raccontato che tra i posti che hanno amato di più ci sono quattro Paesi in particolare. Bour racconta dei 17 mesi trascorsi in giro per il Sud-est asiatico e il Vietnam, tra mercati vivaci, spiagge mozzafiato e il fascino antico di Hoi An. Altro paese amato è l’Italia; la coppia ha vissuto a Tivoli e in Sicilia, amate soprattutto per il buon cibo. Altro Paese che ha affascinato i coniugi è stata la Malesia. «Un altro grande vantaggio per noi è stata la sanità malese: di qualità e a prezzi accessibili».
Altro paese amato è la Croazia. L’uomo racconta: «Nonostante abbiamo visto 50 Paesi, la Croazia resta la nostra meta preferita». Dal primo soggiorno nel 2019, sono tornati altre tre volte. I coniugi hanno vissuto vicino a Spalato, affacciati sul mare, incantati dal Palazzo di Diocleziano e dalla magia delle passeggiate sul lungomare. «Ogni volta che ci torniamo, ci rendiamo conto di quanto ancora ci sia da scoprire: ha 49 isole abitate e centinaia di altre ancora», aggiunge Norm.
I problemi di viaggio affrontati dalla coppia in pensione
Norm su Business Insider ha raccontato di come le regole del trattato di Schengen hanno complicato il viaggio in Europa. Questa norma impone ai cittadini non europei di non poter restare in un paese d’Europa per più di 90 giorni in un periodo di 180 giorni. «Pensavamo che bastasse passare da un Paese europeo all’altro ogni tre mesi, ma non è così», racconta l’uomo.

I coniugi hanno dovuto modificare più volte gli itinerari. I cittadini di alcuni paesi (tra cui gli Stati Uniti) sono quindi esenti dall’obbligo del visto per soggiorni di durata pari o inferiore a 90 giorni, oltre i quali serve, invece, un visto. Sul sito ufficiale dell’Unione Europea, si legge infatti che l’UE dispone di un insieme comune di norme in materia di visti che si applicano ai soggiorni di breve durata (fino a 90 giorni su un periodo di 180 giorni) e al transito nelle zone internazionali di transito degli aeroporti dello spazio Schengen.