L’erogazione delle pensioni di maggio è già scattata e in questi giorni molti pensionati potranno recarsi allo sportello per il ritiro: il calendario.
È scattata venerdì 2 l’erogazione delle pensioni di maggio 2025, un leggero ritardo nei pagamenti dovuto al fatto che il primo giorno del mese si celebrava la Festa dei Lavoratori. Chi non ha scelto l’accredito su conto corrente postale o bancario, dovrà, invece, rispettare il consueto calendario per il ritiro allo sportello.

Il ritiro in contanti dei trattamenti pensionistici, previsto solo per importi che non superano i mille euro, segue la turnazione alfabetica, introdotta durante la pandemia per evitare code e assembramenti presso gli uffici postali. È necessario sapere che molti pensionati troveranno un assegno più basso per via di un taglio stabilito attraverso l’ultima Legge di Bilancio. Vediamo le date di pagamento e a quanto ammontano i tagli.
Pensioni maggio 2025, il calendario per il ritiro in Poste
I pensionati, che hanno optato per l’accredito su conto corrente bancario o postale, hanno ricevuto la nuova mensilità nella giornata di venerdì 2 maggio. Nello stesso giorno è partita anche la turnazione alfabetica per il ritiro in contanti presso lo sportello che, come già anticipato, è prevista solo per assegni che non superano la soglia dei mille euro.

In particolare, a maggio il calendario, che segue la prima lettera del cognome dei pensionati, sarà il seguente:
- venerdì 2 maggio: cognomi che iniziano con A e B;
- sabato 3 maggio (solo mattina): cognomi da C a D;
- lunedì 5 maggio: cognomi da E a K;
- martedì 6 maggio: cognomi da L a O;
- mercoledì 7 maggio: cognomi da P a R;
- giovedì 8 maggio: cognomi da S a Z.
Per quanto riguarda gli importi, anche a maggio i pensionati troveranno le addizionali regionali e comunali che fanno scendere l’assegno. Queste trattenute saranno applicate sino al prossimo novembre. Non solo, in virtù di quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2025, sugli assegni non saranno più presenti le detrazioni per i figli a carico sino a 30 anni di età e quelle per gli altri familiari, come fratelli e sorelle, suoceri, generi e nuore. In particolare, la prima detrazione ammontava sino a 950 euro, dunque, il taglio mensile è di circa 80 euro, mentre l’altra era pari a 750 euro con un taglio di circa 62 euro mensili.
Pensione in ritardo anche a giugno e nuove trattenute
Anche a giugno è previsto un leggero ritardo per l’erogazione della pensione. Il primo giorno del mese cade di domenica, mentre il 2 giugno si celebra la Festa della Repubblica. L’erogazione sia per gli accrediti che per il ritiro allo sportello partirà martedì 3 giugno.

Dalla prossima mensilità, scatterà per molti pensionati una trattenuta pari a 50 euro. In particolare, sono interessati i cittadini che hanno percepito indebitamente i bonus da 150 e 200 euro, erogati nel 2022. Le due indennità erano destinate ai pensionati e ai dipendenti che avevano un reddito nel 2021 non superiore rispettivamente a 35mila e 20mila euro. Chi non era in possesso di questi requisiti dovrà restituire gli importi mediante trattenuta da 50 euro mensili sull’assegno a partire da giugno e sino al completo recupero delle somme dovute.