L’ex calciatore racconta di un cugino davvero speciale che potrebbe diventare Papa e spiega che cosa farà se dovesse accadere.
A 85 anni, Pier Luigi Pizzaballa conserva ancora l’entusiasmo genuino di chi ha vissuto una vita intensa ma con umiltà. “Sto aspettando mia moglie per andare a pranzo con i miei nipoti. Alla mia età vado ancora a vedere l’Atalanta e sono felice”, ha raccontato qualche giorno fa in un’intervista al quotidiano L’Arena. Dell’ex portiere degli anni Sessanta si è tornati a parlare in questi giorni.

Stavolta però per una notizia curiosa e inaspettata: il cardinale Pierbattista Pizzaballa, suo cugino alla lontana, potrebbe diventare Papa. Dopo la morte di Papa Francesco, tra i successori probabili, è emerso anche il patriarca di Gerusalemme, dopodiché tanti giornali hanno ripreso la notizia della sua parentela con il cugino famoso, una delle figure iconiche di un calcio che non c’è più.
La figurina introvabile di Pizzaballa e il rapporto col cugino
L’ex portiere è ben consapevole che oggi tutti lo cercano per quella parentela e ci scherza su: “Se mio cugino diventa Papa, gli regalo la mia figurina”. Quella figurina che è diventata un simbolo delle raccolte Panini un po’ come lo furono Volpi e Poggi per quei mini album da completare e le cui figurine si trovavano in omaggio con le chewing gum alla fragola.

Pizzaballa, infatti, era introvabile e chi possedeva quella figurina possedeva davvero una fortuna: sono passati anni, ma quella figurina è ancora leggendaria. L’ex portiere parla nell’intervista del cugino e della possibilità che possa diventare Pontefice a soli 60 anni, un’età davvero molto giovane: “Per un portiere sarebbe come avere vent’anni”, dice con ironia e paragona il cugino a Gigi Buffon.
Ricorda infatti Pizzaballa che “le eccezioni esistono. Pensate a Buffon, che ha continuato a giocare fino a un’età incredibile”. Parola di portiere con una carriera davvero interessante: Atalanta, Roma, Verona, due Coppe Italia, i mondiali del 1966 in Inghilterra da riserva, e una partita tra gli scaligeri e il Milan del 20 maggio 1973 con Pizzaballa migliore in campo che fece perdere lo scudetto ai rossoneri.
I dubbi sulla reale parentela
Pizzaballa non ci sta quindi a essere ricordato come una figurina e poco più: “Preferisco essere ricordato per la mia carriera”. Ma quella figurina sarà il suo omaggio al cugino, qualora questi dovesse diventare Papa: “Mio cugino non ce l’ha, lo ha detto in un’intervista. Magari dovrà diventare Papa per averla”. Va detto che i due si sono conosciuti solo qualche anno fa e i rapporti sono un po’ sfumati.

Insomma, una parentela alla lontana sulla quale oggi si ricama molto, ma che addirittura l’ex portiere mette un po’ in dubbio: “Mio padre era di Spriano, vicino a Cologno al Serio, dove è cresciuto Pierbattista. È probabile che fossero cugini alla lontana, ma non ne siamo certi”. Al di là di questo, c’è la certezza che può diventare Papa un cardinale con uno dei cognomi più iconici d’Italia.