Quando non raggiungi il traguardo per appena un punto, puoi fare come l’Inter oppure ripartire dalle poche certezze che hai.
Ci sono traguardi che possono non essere raggiunti davvero per poco, un punticino in meno e si perde uno scudetto, si hanno aspirazioni importanti per vincere la Champions League e invece si viene umiliati dai propri avversari: sta capitando all’Inter in queste ultime settimane, ma nel mondo del calcio finire a un passetto dal traguardo più importante è una costante.

A differenza dell’Inter, che ha visto il proprio allenatore Simone Inzaghi scegliere di partire per altri lidi – noi siamo sicuri che avesse già scelto da tempo – dopo qualche cocente delusione, ci sono invece allenatori che non abbandonano la squadra e che si trovano ad avere il massimo sostegno da parte del loro presidente. Come Bruno Trocini, che resterà alla Reggina, anche qualora dovesse scattare il ripescaggio in Serie C.
La conferma dell’allenatore è questione davvero di ore
Non ha mai avuto dubbi a tal proposito il presidente degli amaranto, Nino Ballarino, perché comunque i risultati da parte di Trocini sono arrivati e il campionato è stato perso per appena un punto di differenza in meno rispetto ai rivali del Siracusa. La presenza di una solida base di squadra consente perciò di lavorare con una certa calma e Bruno Trocini in panchina da questo punto di vista è una garanzia.

Ci sono ancora dettagli da definire, sia sul piano contrattuale che sulle strategie da adottare per la prossima stagione, per cui manca l’ufficialità, ma la fiducia data da Ballarino al mister sin dalle ultime battute del campionato appena trascorso sembra voler dire che l’intesa definitiva è questione ormai di poche ore. D’altra parte, l’allenatore lo scorso anno è riuscito a instaurare con calciatori, dirigenza e tifosi un ottimo rapporto.
Occhi puntati sullo zoccolo duro della squadra
La linea da seguire – che sia Serie D o, più difficilmente, Serie C – sarà condivisa solo dopo un’intesa definitiva tra le parti, ma appunto si dovrebbe partire dal rapporto che il mister ha costruito con l’ambiente e anche coi giocatori. A proposito di gruppo squadra, il club ha coinvolto i tifosi con un sondaggio lanciato sui propri canali social per eleggere il miglior giocatore della stagione.

Sei le scelte a disposizione, ovvero l’idolo di casa Antonio Porcino, che in questa città è nato e in questa squadra è cresciuto, girando poi diversi club, compreso il Livorno in Serie B, per poi ritornare; l’argentino Bruno Barranco, che finalmente a Reggio può dimostrare il suo valore; la bandiera Antonino Barillà, che con gli amaranto ha giocato anche in Serie A; un altro giocatore di esperienza come Antonino Ragusa.
Infine, a chiudere questo sestetto, che dovrebbe essere anche quello da cui ripartire l’anno prossimo, ci sono anche Momo Laaribi e il più giovane di questo ristretto gruppo che è Domenico Girasole, anche egli nato a Reggio Calabria. Da questi dovrebbe ripartire la Reggina, qualunque sia la categoria in cui giocherà la prossima stagione, proprio per l’affidabilità che hanno garantito in questa appena trascorsa.