Inter Under 23 che si fa ad aggiungere a Juventus, Atalanta e al ripescato Milan, ma cosa può succedere se ci saranno altri investimenti simili.
Una Serie C completamente rivoluzionata è quella che potrebbe presentarsi il prossimo anno agli occhi dei tifosi delle squadre di provincia, i quali anziché tifare le cosiddette sette sorelle preferiscono tifare per il team della propria città. Sono diverse le formazioni a rischio iscrizione, mentre nel finora ristretto gruppetto delle seconde squadre dei team di Serie A si aggiungerà sicuramente l’Inter Under 23.

Il club nerazzurro- che con la seconda squadra dovrebbe giocare la Serie C – ha scelto dunque di fare lo stesso investimento fatto da qualche anno a questa parte da Juventus, con la Next Gen, Atalanta, con l’Atalanta Bergamasca Calcio U23, e – ultimo arrivato – il Milan, con il Milan Futuro, retrocesso peraltro in Serie D dopo aver perso lo spareggio con la Spal. Da regolamento, i rossoneri dovranno giocare nella serie inferiore, ma andrà davvero così?
Chi ha maggiori possibilità di ripescaggio in Serie C
Come abbiamo avuto modo di osservare nei giorni scorsi, ci sono tante big che aspettano il ripescaggio in Serie C: tra queste c’è anche la Reggina, che però è scalata di molto nella graduatoria delle possibili ripescate, peraltro tutto questo è avvenuto al termine di una partita che gli amaranto nemmeno hanno giocato. La partita in questione è quella tra Ravenna e Tau Altopascio, vinta 2-1 dai romagnoli.

Secondo il regolamento Figc, con un criterio ciclico, vengono ripescate una seconda squadra della Serie A, poi una ripescata dalla Serie D e infine una neoretrocessa. Stando così le cose, verrebbe ripescata come prima testa di serie la neonata Inter Under 23, quindi al secondo posto il Ravenna, che con la vittoria ha ottenuto il miglior coefficiente tra le squadre di Serie D, poi la Pro Patria, migliore delle retrocesse.
Col criterio ciclico, verrebbe poi ripescato il Milan Futuro e solo se dovesse liberarsi un quinto posto, ci sarebbe spazio per la Reggina. Proprio guardando a questi criteri, il presidente della Reggina, Nino Ballarino, intervistato da Radio Febea, ha polemizzato direttamente con la Figc sulla gestione delle seconde squadre, che appunto hanno la priorità stando al regolamento della federazione.
Ma è possibile che la Serie C possa riempirsi di squadre di Serie A?
Nette sono le parole di Ballarino, vulcanico presidente amaranto, che peraltro non è nuovo a polemiche pur di salvaguardare la squadra della quale è il massimo dirigente. “La Federazione vuole fare la riforma senza fare la riforma, se 20 squadre di A fanno la seconda squadra e allora vuol dire che dobbiamo solo allargare le braccia”, sono state le sue parole.

Parole ineccepibili, anche in virtù del fatto che l’unica regola certa in questo sistema è che le seconde squadre non possono incontrare le prime, che vuol dire in sostanza che le big di Serie A che hanno un’altra squadra in Serie C non si potranno incontrare mai nella stessa categoria, né in Coppa Italia. Poi però, come abbiamo visto, le seconde squadre possono essere promosse e retrocedere, ma soprattutto ripescate a discapito di altre.
Per essere chiari: che giustizia sarebbe – sembra chiedersi la dirigenza amaranto insieme ai suoi tifosi – quella che garantisce al Milan Futuro, squadra retrocessa in Serie D, un posto migliore rispetto alla Reggina, che nel proprio girone è arrivata seconda a un punto appena dal Siracusa, sfiorando la promozione diretta.