Molti bomber di provincia hanno scritto la storia più o meno recente del calcio italiano, proprio come questo campione mai dimenticato.
Più di cento gol in una carriera fatta di alti e bassi, con molti momenti difficili, quasi la metà con la maglia amaranto della Reggina: un bomber così a Reggio Calabria non lo dimenticheranno mai, ma anche la nostra Serie A lo ricorda molto bene per tante reti che hanno consentito a molte provinciali di salvarsi. Lui è Emiliano Bonazzoli, viene da Asola ed è stato un campione incredibile.
Il passato della Reggina, soprattutto negli anni della Serie A, è fatto di campioni dei quali ci siamo innamorati tutti, come Ciccio Cozza, bandiera assoluta della squadra amaranto, oppure – altro campione anche se più giramondo – l’attaccante Nicola Amoruso. Tra questi campioni, si può senza alcun dubbio annoverare anche Emiliano Bonazzoli, nessuna parentela col “recente” Federico, cresciuto nel vivaio dell’Inter.
Attaccante classico con buon senso del gol e abilità nel gioco aereo, Federico Bonazzoli era anche un valido assist-man. Ha avuto una carriera lunga e variegata, con esperienze in Serie A, B, all’estero e in Lega Pro. Ha iniziato al Brescia, esordendo giovanissimo in Serie B e poi in A, ma senza segnare, quindi è arrivato il prestito al Cesena, poi ancora il nuovo ritorno tra le rondinelle.
Nella provincia, l’attaccante si è sempre trovato a suo agio: nel 2000 è passato al Parma, ma ha avuto poco spazio a causa della concorrenza, che era costituita non da due qualsiasi, ma da Alberto Gilardino e Marco Di Vaio. 14 sono comunque le sue marcature in 53 partite o spezzoni di match disputati, poi arriva per lui la squadra che forse gli ha dato più soddisfazioni, la Reggina.
Infatti, Emiliano Bonazzoli si è rilanciato al Verona e successivamente alla Reggina, dove ha vissuto alcune delle sue stagioni migliori, diventando protagonista nella salvezza del 2003. Dopo un buon periodo alla Sampdoria, la sua carriera è stata frenata da due gravi infortuni ai legamenti. Non sono purtroppo stati gli unici infortuni di una carriera che è stata molto sfortunata.
Tornato nuovamente alla Reggina, si è distinto nella stagione 2010-2011 con 17 reti, contribuendo ai playoff per il ritorno degli amaranto in Serie A. Ha poi giocato in squadre minori e ha avuto una breve parentesi in Ungheria all’Honvéd. Da Budapest è tornato ancora in Italia, con la carriera che stava ormai attraversando una parabola discendente.
Ha chiuso la carriera con esperienze in Lega Pro con Siena e Cittadella, vincendo il campionato di Lega Pro con questa ultima squadra. Pochissimi i gettoni di presenza con la squadra euganea, poi il ritiro che arriva nel 2016. Nella sua carriera c’è anche un gettone di presenza in Nazionale, il 15 novembre 2006, nell’amichevole giocata a Bergamo contro la Turchia.
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