Dall’introduzione del Var in campo sono insorte tante polemiche, ma questa ha dell’incredibile: scommesse direttamente in sala Var, è l’ultimo scandalo nel calcio.
A partire dalla sua introduzione, ormai da qualche anno, il Var ha sollevato tantissime polemiche, determinate da molteplici fattori. Dubbie situazioni, interpretazioni fin troppo soggettive, perdita di quella genuinità che era tipica delle partite di calcio, con tanto di errori arbitrali che rendono più imprevedibile un match. Il Var avrebbe dovuto mettere tutti quanti d’accordo, e invece non è riuscito nel suo intento di fare da pacere. Per quale motivo?
Nonostante l’intervento di questo prezioso strumento, di errori ne sono continuati a succedere, tanto che spesso si è parlato di disastro arbitrale. Il Var, che prevede la presenza di controllori in sala video, per guardare le immagini al rallenty, viene contestato perché, in definitiva, non è riuscito a ridurre gli errori arbitrali, e dunque ha fallito nel suo compito principale.
Anche se le statistiche evidenziano una riduzione di errori arbitrali addirittura dell’85%, non tutti sono d’accordo con questi numeri. Non a caso, si continua a discutere, tra tifosi, tra squadre, tra cronisti e tra arbitri. Tuttavia, la tecnologia aiuta tantissimo per chiarire alcune situazioni dubbiose e controverse. Ecco, proprio in un contesto di chiarezza, ciò che è accaduto in Bulgaria lascia a bocca aperta.
In sala Var, ovvero il luogo predisposto per mantenere ordine e trasparenza, i controllori hanno fatto scommesse sulle partite di calcio. I controllori, che controllano i match e anche i giudizi degli arbitri in campo, sono stati colti in fallo: l’ultimo scandalo nel mondo del pallone arriva dalla Bulgaria. Ma che cosa è successo, di preciso?
Una ripresa ha beccato i controllori, chiamati ad assistere la partita tra il CSKA e la Lokomotiv Sofia, valevole per la 27esima giornata di campionato in First League, a fare scommesse sul risultato. La telecamera, che osservare in cabina di regia i controllori, come avviene di consueto, si è soffermata sul telefonino di uno dei controlli: sul display è apparsa la pagina di un sito di calcio-scommesse.
Volen Chinkov e Stoyan Arsov sono i due controllori in cabina, concentrati a osservare i monitor sul campo di calcio. Eppure, nel video spunta, quasi fuoricampo, un terzo uomo, che non dovrebbe esserci. Questi ha in mano il suo smartphone ed è intento a osservare il display, dove appare un sito di scommesse. Non appena l’uomo si rende conto di essere inquadrato, mette via lo smartphone con un gesto repentino.
Il tutto è accaduto nei primi minuti della partita tra le due squadre bulgare, ma il video, diffuso sui social, ha scatenato il putiferio, con la Federazione Arbitri bulgara chiamata a intervenire per provvedere al licenziamento dell’uomo. Che cosa succederà? L’uomo, così come gli altri due controllori, dovranno spiegare ogni particolare, giustificando il gesto: in cabina, così come per tutti gli addetti negli stadi, è severamente vietato scommettere, per non compromettere gli esiti delle partite.
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