Svelate le cause della morte di un giovane sportivo, trovato privo di vita all’interno di un appartamento: aveva solo 21 anni.
Era un ragazzo davvero pieno di vita, Ben Christman, promettente giocatore di football universitario negli Usa, che è scomparso tragicamente all’età di 21 anni, lasciando davvero un vuoto enorme in quanti lo avevano conosciuto. La notizia della sua morte, avvenuta ormai a inizio febbraio, aveva profondamente colpito la comunità sportiva e accademica, lasciando dietro di sé sconcerto e dolore.
Trovato senza vita nel suo appartamento fuori dal campus, il giovane offensivo del football americano aveva da poco intrapreso un nuovo capitolo della sua carriera, dopo esperienze all’Ohio State, al Kentucky e infine il recente trasferimento all’Università del Nevada, a Las Vegas. Insomma, un ragazzo che era pieno di vita e che senza dubbio alcuno era pronto a questa nuova avventura sportiva.
Nelle scorse ore, finalmente e dopo quasi tre mesi di indagini, le autorità locali sanitarie e le forze di polizia hanno fatto chiarezza su quanto accaduto, portando alla luce i risultati dell’esame del medico legale. Fino ad allora, erano solo emerse notizie di malesseri avvertiti da Christman durante un allenamento, e di un elettrocardiogramma effettuato il giorno precedente – i cui risultati erano stati dichiarati nella norma.
Solo ora è stata rivelata la vera causa della morte: purtroppo, il ragazzo era malato di cuore e la diagnosi non era mai arrivata. Stando a quello che dicono i medici, si è trattato di aritmia cardiaca e cardiomiopatia, patologie che colpiscono il ritmo e il muscolo del cuore, spesso senza sintomi evidenti e proprio per questo difficili da diagnosticare, come purtroppo ben sappiamo per alcuni precedenti.
Il presidente dell’università a cui il ragazzo da poco si era iscritto, Keith E. Whitfield, ha espresso profondo cordoglio, parlando di una perdita che ha scosso tutta la comunità accademica. Anche l’allenatore Dan Mullen ha ricordato Ben Christman con parole toccanti, definendolo una presenza che aveva già lasciato un segno nel cuore della squadra.
In sua memoria, la squadra della sua università ha messo a disposizione gratuitamente servizi di supporto psicologico per studenti e atleti colpiti da questa tragedia. Ben Christman verrà ricordato non solo per il suo potenziale atletico, ma soprattutto per l’impatto umano che ha saputo avere nel breve tempo trascorso a Las Vegas. Una figura che davvero resterà nel cuore di tutti.
Qualche giorno fa, sempre negli USA, la giovane calciatrice Savy King, considerata un talento emergente, ha avuto un malore improvviso in campo ed è stata trasportata d’urgenza in ospedale. I medici hanno riscontrato una grave anomalia cardiaca e la ragazza è stata subito operata al cuore. Ora è in ripresa, ma resta incerto il suo futuro agonistico. L’episodio ha ricordato il caso di Christian Eriksen.
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