Quanti di voi ricordano il film Un ragazzo di Calabria: il protagonista è Santo Polimeno e la vicenda è ispirata a fatti reali.
Nella seconda metà degli anni Ottanta, Luigi Comencini, affermatissimo regista italiano, gira una delle sue ultime pellicole, coaudivato alla sceneggiatura dalla figlia Francesca e da Ugo Pirro: si tratta di “Un ragazzo di Calabria”, che vede un cast davvero eccellente, con protagonisti principali Diego Abatantuono e il mai troppo compianto Gian Maria Volontè.
La pellicola è ispirata da fatti reali: nel 1960, mentre a Roma si svolgono le Olimpiadi, in un paese della Calabria il giovane Mimì coltiva la sua passione per la corsa, sfidando la severità del padre Nicola, che sogna per lui un futuro migliore attraverso lo studio. Ispirato da Abebe Bikila, Mimì vince una gara locale, convincendo infine il padre.
La storia vera su cui si basa il film di Luigi Comencini è quella di Francesco Panetta, un ex mezzofondista e siepista italiano, celebre per aver vinto l’oro ai Mondiali di Roma 1987 nei 3000 m siepi, disciplina in cui è ancora oggi primatista italiano. Nonostante la delusione alle Olimpiadi di Seul 1988, è ricordato anche per un gesto sportivo esemplare agli Europei del 1994.
Infatti, a inizio gara, il suo compagno di nazionale, Alessandro Lambruschini, era caduto e Panetta lo aiutò ad alzarsi: alla fine, con una grande prestazione, Lambruschini si piazzò davanti ad Angelo Carosi. In carriera, Francesco Panetta, partendo proprio da Siderno, ha ottenuto numerosi successi, sia a livello nazionale che internazionale, oggi è consulente sportivo e commentatore tecnico per Rai Sport.
Il film di Luigi Comencini è stato girato in prevalenza in Calabria, tra Palizzi, Pentedattilo, Reggio Calabria, Scilla oltre che allo Stadio Olimpico di Roma. Quest’ultima location, come ricorda il Davinotti, ospita la scena clou: la finale nazionale di atletica dei Giochi della Gioventù, dove Mimì corona il sogno per cui ha tanto lottato.
Il piccolo centro di Palizzi, in provincia di Reggio Calabria, è uno dei luoghi principali: qui si svolge la scena iniziale del funerale, a cui partecipano i genitori di Mimì, e qui è posizionato anche lo striscione di partenza e arrivo della gara locale che il ragazzo non riuscirà a concludere per un malore. Invece, gran parte delle scene chiave del film sono girate proprio a Reggio Calabria.
La scelta di un ragazzo come protagonista di un film non è nuova per Luigi Comencini: pensiamo ad esempio ad Andrea Balestri, che interpretò Pinocchio in un famoso sceneggiato televisivo, ma anche a Carlo Calenda, che di Comencini è nipote, figlio di Cristina, e che interpreta Enrico Bottini nella miniserie ispirata al libro Cuore di Edmondo De Amicis.
In “Un ragazzo di Calabria”, il protagonista si chiama Santo Polimeno e per lui è stata l’unica esperienza cinematografica: contrariamente al protagonista del film, infatti, oggi è un uomo e ha scelto di proseguire gli studi e di laurearsi. Nella pellicola, appare anche un’altra giovanissima attrice, che poi ha avuto una carriera abbastanza importante, ovvero Giada Desideri, all’epoca appena 14enne.
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