L’attività del giardinaggio può portare con sé immense soddisfazioni: iniziamo con qualcosa di semplice, piantiamo insieme piante prosperose di pomodorini.
Rientra probabilmente tra le attività più gratificanti, quella del giardinaggio. Non è solo un passatempo, ma anche un modo per restare a contatto con la natura, apprezzarla e darle uno spazio all’interno della propria quotidianità. Se riusciamo ad ottenere anche dei prodotti a km 0 da portare in tavola, la nostra salute non potrà che giovarne.
Tra i prodotti freschi e genuini che possiamo coltivare, spiccano i pomodorini. Non serve ricorrere a zolle di terreno o spazi ampi. Basta un vaso o un contenitore per vedere una pianta dare il meglio di sé, in fatto di salute, bellezza e quantità di frutti buonissimi. Basta il giusto impegno per ottenere risultati davvero sorprendenti e in tempi piuttosto ridotti.
Prediligere la coltivazione in vaso è una strategia ottima se si vuole tenere sotto controllo la crescita della pianta. I contenitori vanno posizionati in aree ben soleggiate e a riparo dai venti: questo consentirà di garantire prosperità e raccolto abbondante. Tra gli altri vantaggi, c’è da considerare che il pomodoro in questo modo resta lontano da eventuali problemi del terreno. Talvolta basta la presenza di un parassita o un fungo per rovinare l’intera fruttificazione.
Capiamo come coltivarli al meglio e quali accorgimenti adottare affinché possiamo portarne in tavola in buone quantità, sbizzarrendoci tra insalate, zuppe o spuntini vari. E’ bene tenere a mente alcuni concetti chiave: prima di tutto, l’importanza del selezionare il seme giusto. Bisogna sapere che non tutte le piante di pomodorini sono adatte alla crescita in vaso: scegliamo “Tiny Tim” o “Patio Princess”, ossia le versioni più piccole che non richiedono ampi spazi o troppi supporti per restare in piedi.
Coltiviamo in vasi che consentano un buon drenaggio. E’ importante che abbiano almeno quattro o cinque fori che impediscano l’eccesso di umidità e, di conseguenza, il marciume delle radici. Al contrario di altre tipologie di piante, per i pomodorini non utilizziamo i piattini sottovaso. Il contenitore non deve restare ammollo nell’acqua: dopo l’annaffiatura è buona abitudine innalzare il vaso e lasciare che l’aria circoli sotto.
In quanto alla somministrazione di acqua, facciamo attenzione che arrivi fino in fondo al vaso e poi non annaffiamo prima di sentire il terreno molto secco al tatto. Aggiungiamo pacciame per far sì che la pianta prosperi, basterà una copertura di un centimetro di paglia o pacciame di corteccia triturata per mantenere ottimale la temperatura del terreno.
Facciamo crescere le piantine di pomodorini intorno a dei sostegni come paletti di bambù o piccole gabbie. Sistemarli quasi fin da subito permette di evitare che gli steli delle piante si rompano sotto il peso dei frutti. Chiaramente, valutiamo bene la grandezza dei pomodorini per regolarci su quanto supporto abbiano bisogno.
Cambiamo, se necessario, il tipo di fertilizzante. Se all’inizio, in fase di piantagione, applichiamo un fertilizzante organico a lento rilascio, durante la crescita della pianta possiamo sostituirlo con una versione liquida da applicare ogni due settimane: aiuterà a mantenere il giusto equilibrio tra azoto, fosforo e potassio.
Ricordiamoci di potare regolarmente la pianta per mantenerla in salute. Togliamo i germogli tra il ramo principale e quelli che portano i frutti in modo da concentrare nei pomodorini l’energia della pianta. Via anche le foglie inferiori così da migliorare la direzione del flusso dell’aria e diminuire le possibilità che funghi prolifichino. Ovviamente, è bene tenere d’occhio la pianta per eliminare in tempo eventuali parassiti come afidi o acari. A tal proposito, utilizziamo olio di neem o sapone insetticida per sbarazzarcene.
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