L’era digitale ha aperto nuove porte e opportunità per gli appassionati di videogiochi, dando vita ad un nuovo fenomeno globale che sta rivoluzionando l’intero settore del gaming: gli esports. Questi tornei di videogiochi stanno diventando sempre più popolari in tutto il mondo, con eventi in stadi che attirano grandi folle di fan e investimenti in denaro che negli eventi più importanti raggiungono cifre astronomiche.
Anche in Italia queste tecnologie crescono rapidamente, con molti team italiani che partecipano alle competizioni di livello mondiale in giochi come League of Legends, Counter-Strike: Global Offensive e Dota 2. Ma non solo il lato professionale dell’esport sta crescendo, anche quello amatoriale e ricreativo si sta espandendo. Questo è il caso del RIFT Esports Club, il primo vero pub/sala lan dedicato agli esports nella città di Catanzaro.
(foto:pexels.com)
La nuova base degli esports in Calabria
L’inaugurazione del club lo scorso 16 dicembre ha rappresentato un passo importante per la comunità di videogiocatori nella regione e nel Sud Italia in generale. I fondatori del RIFT, Michelangelo Mauro e Mario Cristofalo, hanno lanciato questo club con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per i videogiocatori della Calabria e del Mezzogiorno, fornendo un ambiente sicuro e accogliente per gli appassionati locali, che altrimenti sarebbero costretti a giocare da casa o viaggiare fuori città per partecipare ai tornei.
Il RIFT offre un’esperienza all-in-one, con un’area interamente dedicata al gioco, 10 postazioni PC, quattro Xbox Series X e una PlayStation 5, oltre ad un’area dedicata al cibo e ai cocktail e una zona bar per rilassarsi tra una partita e l’altra. L’apertura di questo club è un segnale importante della crescita in Italia degli esports, un fenomeno sempre più in espansione anche fra le diverse generazioni.
Un boom che coinvolge ogni fascia d’etÃ
In passato i videogames erano considerati un hobby per soli adolescenti, ma oggi stanno diventando una vera e propria industria che coinvolge ogni fascia d’età . Secondo il recente studio di ExpressVPN sul gaming, i Millennial (ossia le persone di 30 e 40 anni)     sono più dediti ai videogiochi rispetto alla Generazione Z, a dimostrazione di come gli esports stiano diventando sempre più popolari e accettati dalla società , e non più visti come un passatempo isolante e privo di valore.
E se da una parte le competizioni di giochi come League of Legends, Dota 2, Overwatch e CS:GO richiamano milioni di spettatori online e offline con premi in denaro che possono arrivare anche a importi milionari, dall’altra gli esports stanno anche contribuendo alla crescita dell’economia globale, con la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore della produzione di giochi, dello streaming e dell’organizzazione di eventi.
Anche le università si aprono agli esports
Sul lato sociale, gli esports stanno contribuendo a creare nuove comunità online e offline. In un mondo sempre più virtuale, i tornei di videogiochi offrono un’opportunità per incontrare persone con interessi simili e socializzare.
Alcune università stanno anche offrendo programmi accademici e borse di studio per gli studenti interessati a una carriera negli esports, a testimonianza di come la categoria stia non solo rivoluzionando il mondo dei videogiochi, ma anche creando un impatto significativo sulla società .
Dall’economia alla cultura, dalla socializzazione all’istruzione, esports è una parola che continueremo a sentire sempre più associata ad ogni campo anche nel corso dei prossimi anni.
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