Alla vigilia del match del “Granillo” tra Reggina e Cittadella, il tecnico amaranto Filippo Inzaghi ha presentato la gara nella consueta conferenza stampa pre-gara.
“Guardo poco gli avversari, faccio i complimenti al Cittadella, so che a Reggio ha fatto punti tante volte e la Reggina non vince dal 2001, ma è arrivato il momento di cambiare rotta; ha battuto Pisa e Frosinone, è una squadra consolidata da anni, un esempio da seguire per tutti. Siamo consapevoli della nostra forza e puntiamo a fare una grande gara davanti al nostro grande pubblico. Non guardiamo la classifica, ci interessa migliorare i nostri difetti, dobbiamo avere voglia di comandare la partita contro un avversario che gioca a memoria; sarà una bella prova per noi, sarà un vantaggio poter giocare davanti ai nostri tifosi. Penso all’importanza di chi ha giocato meno finora, la più grande vittoria finora è vedere il loro modo di entrare in campo; chi gioca meno, spesso può risultare decisivo in un campionato. All’inizio dell’anno i bookmakers ci davano retrocessi, adesso siamo lì; Cagliari e Genoa, se non si suicidano, vanno in Serie A. Dobbiamo tenere i piedi per terra, abbiamo dimostrato che lavorando possiamo giocarcela con tutti, se faremo faticare ogni avversario sarà un ottimo risultato. Ho ancora qualche dubbio per domani, in difesa dovrò scegliere due tra Camporese, Cionek e Gagliolo; ho scelte difficili da fare in ogni reparto. Una squadra con venti calciatori nuovi e un nuovo tecnico debba per forza avere difetti, ogni calciatore sa dove deve migliorare; siamo umani, sbagliano in Champions e in Serie A, possiamo sbagliare anche noi, non posso rimproverare nulla. Abbiamo tante cose in cui migliorare, in questo momento stiamo nascondendo i difetti grazie ai risultati e all’entusiasmo del nostro pubblico; mi preoccupa la condizioni fisica, voglio far bene domani per arrivare alla sosta al meglio. Penso che svolgere la preparazione in montagna abbia tanti vantaggi, sia di gruppo che di preparazione tecnica e tattica; speriamo possa rivelarsi alla lunga una scelta giusta aver lavorato al Sant’Agata abituandoci anche al gran caldo. Non penso che a Pisa ci siamo abbassati per scelta, ma più che altro per la spinta dell’avversario; non aver chiuso la partita ha permesso al Pisa di crederci, ma abbiamo saputo soffrire dimostrando di potercela giocare in vari modi, l’importante è avere i calciatori sempre pronti ad ogni situazione. Obi? Ancora non è pronto, stiamo andando con calma senza forzare, potrebbe rientrare in gruppo dopo la sosta.”
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