Sette gol in cinque giornate per la Reggina. In questo avvio del campionato di serie B la formazione di Mimmo Toscano è rimasta all’asciutto solo nel derby casalingo contro il Cosenza (che gli amaranto avrebbero meritato di vincere per quanto creato) mentre ha realizzato tre gol al Pescara e due nell’ultima uscita contro il Pordenone. Salta all’occhio l’elenco dei marcatori amaranto in queste prime uscite di serie B: ad eccezione fatta per Jeremy Menez, a segno due volte, a Salerno e contro gli abruzzesi, gli altri nomi non fanno parte del reparto offensivo.
E’ anche vero che l’unico ad aver sempre giocato, costretto agli straordinari nonostante i suoi 40 anni è stato German Denis, ancora all’asciutto e con al “passivo” il rigore sbagliato contro il Cosenza. Tantissimo impegno e grande gioco di squadra per l’argentino che spreca tante energie nel facilitare il gioco collettivo ma che purtroppo troppo spesso non riesce ad avere palle da concretizzare in rete. Denis è un attaccante con un indiscutibile fiuto del gol e senso della porta come pochi, dimostrato ampiamente nella sua carriera: avrebbe bisogno di alzare il suo raggio d’azione dentro l’area avversaria per essere più pericoloso.
A questo difetto si aggiunge la condizione generale degli altri attaccanti in rosa che penalizza la Reggina: Lafferty poco utilizzato per molte ragioni, Vasic ultimo arrivato e alle prese con problemi fisici, Gabriel Charpentier che continua il suo programma di recupero e ancora non ha visto il campo. Così come Rigoberto Rivas.
Insomma tra infortuni, rosa decimata nel reparto offensiva e un Denis costretto agli straordinari la Reggina aspetta ancora il suo primo gol dai centravanti, quelli acquistati in estate proprio per interpretare il ruolo di prima punta, tutti dotati di stazza fisica imponente. Perché si sa l’attaccante può giocare per la squadra tanto e bene, ma deve segnare perché quello è il suo compito principale. Il resto è filosofia.
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