Può sognare in grande il San Giorgio, al comando del Girone B di Promozione dopo cinque giornate. Da probabile mina vagante a vera e propria minaccia per le principali candidate al salto di categoria, il passo è stato breve, e i neroverdi possono godersi la leadership solitaria, in attesa di difenderla sabato, quando a Croce Valanidi si presenterà l’insidioso Monasterace.
Già l’inizio della stagione prometteva bene per mister Marcianò, che al debutto assoluto in panchina riuscì a strappare in extremis il pareggio in coppa addirittura alla Reggiomediterranea, grazie al gol dell’intramontabile Stefano Porchi (a sinistra). Tra veterani di spessore e giovani rampanti, il San Giorgio ha mostrato in queste prime cinque gare di campionato di possedere tutte le carte in regola per poter occupare fino in fondo le posizioni nobili della classifica.
Le due vittorie di misura contro Rombiolese e Vallata del Torbido parevano essere già state tramutate in illusione dalla sconfitta, anche questa di misura, contro lo Sporting Catanzaro Lido. La risposta di Laurendi e compagni non si è però fatta attendere e contro il Brancaleone, sabato scorso, è arrivato un 4-0 di qualità e personalità. Il derby con la Ludos Ravagnese ha evidenziato ancora di più il potenziale di una squadra che sta girando a mille, trascinata dai suoi uomini cardine, in particolare dal capitano, Totò Laurendi (a destra), cecchino implacabile: 5 gol finora per lui, tutti dal dischetto, compresi i due che hanno portato il San Giorgio alla vittoria del derby e in vetta alla classifica.
Implacabile Laurendi, ma grande merito ad una squadra capace di creare molte situazioni pericolose in attacco, tanto da ottenere tutti questi penalty in una manciata di partite. Da capitan Laurendi a Cormaci a Candido, dal già citato Porchi a Norman Bellè, senza tralasciare giovani di qualità come Luca Bellè, Tamiro e Zuccalà, solo per citarne alcuni, il mix tra caparbia gioventù e lucida esperienza sta portando ottimi frutti in casa San Giorgio. Menzione speciale anche per il portiere Marco Laganà, classe ’98, capace di mantenere inviolata la propria porta già tre volte su cinque, con tanto di rigore parato sabato contro il Brancaleone.
Commenti