Il Covid 19 minaccia seriamente anche il variegato mondo dilettantistico, al punto che, secondo alcuni, i campionati andrebbero fermati. E’ il caso di Giuseppe Misiti, tra i più conosciuti ed apprezzati dirigenti del dilettantismo reggino. Il direttore sportivo del Gallico Catona, pur parlando a titolo personale, ha espresso tramite facebook alcune considerazioni nette, che di certo non lasciano spazio ad interpretazioni.
<Campionati Dilettantistici in corso da chiudere urgentemente”, è il titolo del post. L’analisi di Misiti, parte proprio dal caso di positività riscontrato nelle fila rossazzurre, alla vigilia della sfida di campionato con la Palmese < Il giorno 2 ottobre-si legge- nemmeno la seconda di campionato, viene furi il “caso 1 covid19” del dilettantismo calabrese, ragazzi e staff e dirigenti sottoposti a tampone con esito negativo vengono autorizzati alla gara del campionato di giorno 4 ottobre a Palmi. GIORNO 5 ASP DI R. C. sottopone la squadra e le persone a contatto in quarantena cautelativa pari a 2 settimane. Quindi Palmi teoricamente messa a rischio da eventuali untori ignari di poter essere frutto di contagi>.
Proprio lo status di dilettanti, secondo Misiti rende i rischi ancora più alti. <Pensate che un genitore di un ragazzo che frequenta gli studi faccia proseguire i propri figli in un attività sportiva che rischia di far perdere 15 gg di scuola alla volta per “contagio esterno o interno”, oppure si pensa che un calciatore Dilettante che percepisce solo rimborsi, perda giorni di lavoro? Ovviamente questo vale per tutto il “carro” che ruota attorno al calcio dilettantistico compresi dirigenti, magazzinieri, ecc ecc, pensate ad un ristorante che deve ospitare una squadra o un hotel….>.
L’unico rimedio, dunque, secondo il dirigente consiste in un nuovo stop. <Abbiamo sbagliato siamo in tempo per rimediare. Oggi è capitato ad una squadra domani capiterà ad un altra>.
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