Analisi, ma niente drammi. Esigenza di ritrovarsi subito, ma senza perdere di vista la tranquillità che deve accompagnare un cammino che ad oggi resta comunque eccezionale. Il calo della Reggina, auspicato da un intero girone, si è presentato in queste prime tre uscite del 2020. C’era da aspettarselo, da metterlo in preventivo, anche se rimane il rammarico di essersi “buttati via”, sia nel secondo tempo di Castellammare che in quello al Granillo contro la Virtus Francavilla.
Il fatto che una partita come quella col Bari arrivi in un momento del genere, potrà rivelarsi un problema oppure una manna dal cielo. Dipende tutto da De Rose e compagni, che mai come oggi meritano fiducia ed apprezzamenti. La Reggina “fuori concorso” che spazzava via chiunque e collezionava un record diverso ogni domenica? Per adesso non c’è, continuare a pensarci o ad aspettarne il ritorno può essere solo controproducente. Ma non è un problema né un dramma, perché questo campionato lo si può vincere lo stesso anche diventando “normali” rispetto a quanto di stratosferico visto a dicembre. La serie C è un inferno, non ci stancheremo mai di ripeterlo, e da adesso in poi ogni pallone può essere quello decisivo ed ogni vittoria, anche “sporca” e risicata, vale doppio.
Non dimentichiamo che sono le altre squadre a dover inseguire, e che sei punti non sono pochi. Non dimentichiamo che sono ancora il Bari e la Ternana a dover inseguire, ed in entrambi i casi ci sarà il vantaggio dello scontro diretto. La Reggina ha il destino nelle proprie mani, ha tutte le carte in regola per coronare un sogno: ma oggi come non mai, maturità deve far rima con serenità .
Appelli? No, non ce n’è bisogno. Non ha bisogno di appelli una piazza che da ormai un anno sta sfoderando numeri che con la serie C non hanno nulla a che vedere, che ha registrato il record di abbonati per quanto riguarda la storia dei colori amaranto in serie C. Gli appelli si fanno nei momenti di crisi, quando sembra andare tutto in fumo, quando il popolo sembra si stia allontanando. Ma il popolo amaranto sa cosa fare, lo ha già ampiamente dimostrato…
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