Applausi a scena aperta per la Reggina che debutta al Granillo schiantandosi, come un uragano, sulla Cavese. Cinque reti e soprattutto un gioco da brividi per gli amaranto che per lunghi tratti hanno meravigliato.
Toscano sceglie Bresciani e Garufo sulle corsie esterne, e soprattutto il tandem offensivo Reginaldo- Corazza con Bellomo inizialmente in panchina. Sulla mediana, obbligato dalle assenze di De Rosa (squalificato) e De Francesco (infortunato), è Salandria ad agire da vertice basso con Bianchi e Sounas ai fianchi.
Il ritmo è immediatamente bollente e non solo per l’estrema umidità del Granillo, ma soprattutto perché gli amaranto non lasciano ragionare (e respirare) i cavesi, alzando parecchio l’asticella del pressing. E le occasioni non tardano ad arrivare.
Buona la manovra Sounas-Reginaldo-Corazza con il numero diciotto amaranto che sbuccia nel momento decisivo. Ma per il gol che sblocca il punteggio bisogna aspettare solo venti minuti. Il greco Sounas imbecca Rossi che si trasforma in torre perfetta per Corazza che, dal limite dell’area piccola trova il tempo giusto e di testa la mette dentro.
Galvanizzato dalla rete l’attaccante reggino crea subito la palla per il raddoppio involandosi sulla destra e servendo Sounas pronto a rimorchio, il destro è deviato in angolo da uno strepitoso Bisogno portiere che, nonostante la giovanissima età , non sembra intimorito.
Con il vantaggio acquisito la Reggina abbassa il volume del pressing e delle sue giocate, cercando più il palleggio che l’affondo, ma quando decide di inserire nuovamente il turbo, colpisce. Sounas recupera palla sulla mediana e aggredisce l’area ospite, provando il fendente rasoterra, sulla respinta si avventa Bianchi che si aggiusta il pallone e colpisce di precisione, la sfera sbatte sul palo, poi sulla schiena dell’incolpevole Bisogno insaccandosi alle sue spalle. Nemmeno il tempo di annotare il nuovo gol amaranto che la Reggina cala il tris con Reginaldo che lanciato in campo aperto da Corazza, batte l’estremo ospite con un potente destro, mettendo una seria ipoteca sul finale.
Ma le emozioni non vogliono finire, la cavese cerca la reazione d’orgoglio e trova subito il gol su calcio di rigore con l’esperto Di Nunzio bravo a realizzare il penalty concesso da Tremolada per il fallo di Loiacono su El Ouazni.
Tre gol in quattro minuti, rendono pienamente l’idea dell’intensità di un primo tempo a regimi incredibili.
La ripresa si apre con il tecnico ospite Moriero che rivolta come un calzino la sua formazione inserendo tre uomini Addesi, Favasuli, D’Ignazio (per Di Roberto,Matera, Spaltro) nella speranza di riprende l’inerzia della gara. Il gigante El Ouazni ci crede e ci prova con il suo destro a giro che termina alto, mentre la Reggina preferisce attendere e non forzare, ma quando accelera sull’asse Reginaldo-Sounas sfiora subito il gol, con il tiro del greco murato dalla difesa campana.
E’ tempo di cambi anche per Toscano, un ottimo Bresciani lascia il campo a Rubin mentre Bellomo rileva Corazza (gol e assist per lui). Gli amaranto alternano fasi di intensità elevata con momenti di pausa e di palleggio allungato, vuoi per calmierare il ritmo del match, vuoi per cercare di pungere al momento giusto. E così avviene.
Il quarto gol amaranto è l’apoteosi del calcio per bellezza ed efficacia: Rubin lungo linea sulla sinistra per Sounas che punta l’uomo e serve in profondità Reginaldo, il brasiliano di tacco chiude il triangolo per il greco che piazza il piatto all’angolo basso calando il poker amaranto e scrivendo i titoli di coda al match. C’è tempo, ancora, per il quinto bellissimo (anche questo) gol della Reggina: ancora Reginaldo lancia lungo per Bellomo che al volo si inventa una rete pazzesca battendo ancora il portiere ospite ed esultando sotto la Sud, per una Reggina che inizia il suo campionato al Granillo con i fuochi d’artificio.
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