Punti senza gioco o gioco senza punti? Il dilemma in casa amaranto è questo. Nelle ultime 5 gare la squadra di Maurizi ha raccolto 4 pareggi inanellando alcune delle più noiose gare della propria storia e una sconfitta in una partita – con il Trapani – giocata invece con piglio e buona qualità malgrado l’importante caratura dell’avversario. E’ il calendario a non lasciare, però, spazio a divagazioni estetiche. La Reggina, ultima delle squadre fuori dalla zona playout, è ospite sul campo della Fidelis Andria, prima delle formazioni nella “zona rossa” della classifica.
Maurizi gioca questo scontro diretto affidando le chiavi della sua squadra a Giovanni La Camera. L’esperto centrocampista messinese, aggregato in settimana, gioca dal 1′ in cabina di regina con Castiglia e Marino ai fianchi. In avvio di gara entrambe le squadre fanno del loro meglio per evidenziare i motivi per i quali entrambe siano in piena lotta salvezza. Errori da matita rossa in sequenza: rimesse laterali consegnate all’avversario, svarioni difensivi, punizioni dal limite non giocate verso la porta ma trasformate in improbabili schemi. Un festival dell’orrido propiziato da una quota tecnica approssimativa, da un terreno di gioco assai pesante e dall’importanza di un match che rischia di indirizzare il futuro stagionale.
Si lascia comunque preferire la Reggina. La squadra dello Stretto, pur non creando granché, fa la partita, commette meno nefandezze, detta i ritmi del gioco rispetto ai padroni di casa non pervenuti dalle parti di Cucchietti nei primi 45′. Pende decisamente a sinistra lo sviluppo del gioco amaranto, sulla corsia nella quale Armeno e Castiglia riescono a dialogare con una discreta continuità , sfruttando spesso la superiorità numerica garantita dai movimenti di Tulissi.
Il secondo tempo prosegue ciò che il primo aveva iniziato: la gara è una ninna nanna intervallata solo dai cambi. Papagni sceglie Nadarevic, Maurizi lancia Provenzano per La Camera al 70′, Sparacello al posto di Tulissi un paio di giri d’orologio dopo. Tiri in porta, emozioni, idee: zero, fino ad allora. Sarà l’attaccante ex Trapani, imbeccato da Marino, ad avere la migliore chance dell’incontro ma il suo scavetto non basta per scavalcare Maurantonio e gonfiare la rete. A ridosso del 90′ Pasqualoni rileva Hadziosmanovic. Il risultato è già scritto. Lo 0-0 è inevitabile conseguenza di una partita poverissima di contenuti.
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