Senza filtri né peli sulla lingua. Nel corso della lunga intervista rilasciata oggi ai microfoni di Touring, Karel Zeman ha toccato tematiche “bollenti”. Dal periodo di crisi della squadra, precipitata da ottobre a dicembre in un tunnel che pareva senza uscita, alla frattura con le trasmissioni Chisti Simu e Tutti Figli di Pianca, passando per le bacchettare pubbliche ai calciatori.
Sollecitato dalle domande in studio e dai tantissimi messaggi dei tifosi, il tecnico è stato diretto e sincero, confermando il suo stile mai banale…
MESSINA, TAPPA FINALE DI UN INCUBO-Riguardo la frase “Levatevi quella maglia”, che avete usato dopo la sconfitta di Messina, penso che abbiate sbagliato, ma nel senso che avreste potuto dirla già prima. Messina infatti ha rappresentato la tappa finale di quello che era successo, i danni erano stati già fatti. Perché la società ha reagito così male a quella vostra frase? Credo che ha prevalso il ragionamento secondo il quale “io posso criticare e tu no”: non sto dicendo che sia giusto, ma solo ricostruendo quello che è avvenuto.
I MOTIVI DEL BLACK OUT–Dopo Caserta alcuni calciatori hanno cominciato a non allenarsi più come dovevano, a pensare soltanto a sé stessi. Così facendo, la Reggina stava andando a farsi strafo…ere. Il motivo? Diciamo che alcuni erano in prestito ed altri avevano il contratto in scadenza a giugno, e siccome stavano facendo benissimo fino a quel momento, si sarebbero aspettati che alcune promesse venissero mantenute. Ecco perché ho spesso bacchettato la squadra in conferenza stampa. In determinati periodi era sotto gli occhi di tutti che qualcuno non stava facendo le cose per bene e non stava lottando per la Reggina durante gli allenamenti, mi sono sempre chiesto perché dovessi dirlo solo io e non i giornalisti. Questo discorso, ripeto, non riguarda tutta la squadra, ma solo una parte, perché alcuni hanno fatto sempre il loro dovere fino in fondo, dall’inizio alla fine, e siamo rimasti in ottimi rapporti.
CHISTI SIMU E TOURING-La decisione di non parlare col Chisti Simu l’hanno presa due-tre calciatori, approfittando anche del fatto che il direttore fosse a Milano insieme al Presidente (per il calciomercato, ndr). Non faccio i nomi, soltanto perché io con quella decisione non c’entro assolutamente niente. Voglio bene al Presidente Praticò come se fosse un parente, un mio zio, ma fin da subito ho detto alla società che non ero assolutamente d’accordo con quella linea. Anzi, più di una volta, quando era possibile, avevo manifestato il desiderio di parlare di più sia con Chisti Simu che con Tutti Figli di Pianca, ma evidentemente non c’è stata la possibilità…. Siete sempre stati la mia trasmissione preferita. So che sembra stano dirlo, ma vi ascolto anche oggi che non alleno più la Reggina, e quando potrò continuerò a farlo anche in futuro…
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