Di Gianpiero Versace – Due volte Coralli, due volte D’Orazio: Cosenza e Reggina scrivono negli annali del derby calabrese un 2-2 ricco di emozioni e rimpianti, da ambo le parti. La squadra dello Stretto passa due volte in vantaggio, viene ripresa dalla doppietta del terzino silano. Un punto che lascia gli amaranto in zona playout, ma che deve fornire agli uomini di Zeman il coraggio di credere in una rincorsa alla salvezza diretta ancora possibile. Specie con lo spirito mostrato stasera.
LA GARA – Atteso, come sempre, il derby. Sono seimila i presenti sugli spalti, le luci del Marulla – San Vito aumentano il fascino che la maldestra calendarizzazione al lunedì di questo Cosenza-Reggina aveva provato a metter in discussione. L’atmosfera è quella delle grandi occasioni, i risultati del weekend però impongono alla squadra dello Stretto di non farsi distrarre dal fascino dell’incontro, onorandolo e raccogliendo punti utili a rispondere ai successi delle avversarie nella corsa salvezza. A dispetto di un avversario, il Cosenza, di gran lunga più quotato e con obiettivi e prospettive diametralmente opposti.
CORALLI C’E’ – Difesa e ripartenza a caccia del punticino? Come se non bastasse la filosofia di Karel Zeman, a contraddire questa supposizione c’è il percorso intrapreso fin dal principio dall’incontro: dopo 3′, la Reggina è già avanti. Clamoroso quanto inspiegabile disimpegno errato da Caccetta che suo malgrado lancia verso la porta Coralli: il capitano, a tu per tu con Perina non perdona e fa esultare i 50 supporters presenti nel settore ospiti. Lo schiaffo al morale dei padroni di casa si fa sentire. Seguono minuti di fatica e caos tra i rossoblu che eccedono in ospitalità e rischiano di omaggiare di un secondo regalo gli amaranto: errato disimpegno, Porcino anticipa e poi salta a velocità doppia Tedeschi, miracolosa la diagonale di copertura di D’Orazio quando il mancino reggino è pronto a gonfiare la rete. Non solo gli assist dei lupi, la Reggina c’è e anche con la manovra arriva al tiro: Coralli riceve da Knudsen e libera un destro che sibila alla destra del palo.
GUIZZO D’ORAZIO – Come nella precedente trasferta a Catania, proprio quando la Reggina sembra in grado di prender in mano la gara, affonda. Al minuto 35 i lupi non hanno ancora concluso verso la porta, ma da qualche giro di orologio iniziano a premere e collezionano una serie di angoli. La Reggina capitola quando Caccetta, che aveva regalato il pallone del vantaggio a Coralli, rimedia sfuggendo alla marcatura e colpendo il palo, sulla ribattuta il più lesto è D’Orazio che – dopo aver disinnescato Porcino pronto a battere a rete colpo sicuro pochi minuti prima – si erge a migliore in campo firmando la rete del pari. Il gol ha il potere di riportare il punteggio e l’incontro sui binari dell’assoluto equilibrio, che solo Statella a cavallo del 45′ prova a spezzare con una rovesciata controllata da Sala.
ANCORA CORALLI – Riparte il derby con gli stessi ventidue in campo e lo stesso copione seguito nella prima frazione: inizia meglio la Reggina che in due occasioni va vicina al raddoppio con il protagonista meno atteso, Morten Knudsen, che con il suo destro manca l’angolo vincente per pochi centimetri. Non c’è due senza tre, ma stavolta la Reggina passa. Punizione dalla trequarti, sponda di Gianola che trova pronto Coralli a depositare in rete il pallone del meritato nuovo sorpasso. Fatica, il 4-2-3-1 di De Angelis a trovare spazio tra le maglie amaranto. Il Cosenza è squadra solida, che ha quota tecnica e certezze maggiori rispetto alla squadra dello Stretto, abile a sopperire al gap con una dedizione al piano tattico davvero encomiabile.
DEJAVU’ D’ORAZIO – Squadre stanche, quando si apre l’ultimo quarto d’ora di gioco con la Reggina a comandare nel punteggio: Calamai prova a pescare il jolly ma il bolide nato dal suo destro si spegne sull’esterno della rete. Zeman inserisce Tripicchio per Leonetti ma è il nuovo entrato a tradirlo lasciandosi sfuggire il terzino D’Orazio che va a chiudere il cross di Cavallaro e firma così la sua imprevedibile doppietta, da terzino. Raggiunto il pari, il Cosenza vuole vivere gli ultimi 5′ di gioco a testa bassa verso il successo ma ha di fronte una Reggina finalmente viva, capace di rimaner in partita nonostante si sia vista raggiunta in due occasioni: su un affondo di Porcino, ci vuole un’uscita disperata e puntuale di Perina per disinnescare la minaccia.
E’ l’ultima emozione: il derby va in archivio in parità . In casa amaranto restano i rimpianti per un vantaggio due volte sfumato, c’è da augurarsi che in vista del prosieguo del campionato resti maggiormente l’orgoglio di una prestazione di grande sostanza, su un campo difficile.
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