Squadra ad un passo dalla retrocessione, società in difficoltà economiche. In riva allo Stretto, a distanza di un anno, si sta vivendo l’identica situazione del campionato precedente, anche se questa volta l’incubo è maggiore, perché si rischia seriamente di uscire dalla mappa del calcio professionistico. Eppure, Lillo Foti non si dà per vinto. “La situazione è quella che ho sempre detto– dichiara il massimo dirigente ai microfoni di Eugenio Marino, che lo ha intervistato per il Corriere dello Sport-, le difficoltà vengono appesantite pure dal risultato sportivo. Nessun alibi chiesto o preteso. Ho ribadito concetti essenziali alla squadra, anche ieri. Il percorso che rimane ci chiede di dare il massino sino alla fine. In B con meno 5 dalla penultima a 4 partite dalla conclusione, riuscimmo a salvarci. Era una squadra con qualità , quella. Cinque sfide ancora, noi contro tutto e tutti. Dopo che avremo dato il massimo, faremo i conti sul futuro”….
In attesa del futuro, il presente è pieno di nuvole scure “Ho sempre indicato la necessità di ricevere sostegno– prosegue- per dare continuità alla società . Qualche attenzione, molti silenzi e una sola disponibilità all’ascolto. Sono sempre disponibile e pronto a mettermi da parte. Nessuno l’ha ancora chiesto. Sono stato dal sindaco, dal presidente della Provincia e ho incontrato dieci imprenditori. Nessuna disponibilità ricevuta per dare seguito al progetto Reggina, che ritengo sempre valido. Lotto come un leone avendo intorno solo il vuoto. E’ vero, ho commesso tanti errori, ma sono una persona per bene. Con infinita passione cerco di tenere in piedi questa azienda“.
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