Un talento riconosciuto dai più, troppe volte messo in disparte, accantonato, addirittura accomodato in tribuna. Alessio Viola ha dimostrato ancora una volta di possedere quella marcia in più, fatta di grinta e attaccamento alla maglia, che tante volte è mancata a gran parte dei compagni. Spesso, da subentrato a partita in corso, e in parecchie occasioni in una situazione già compromessa, ha fornito la marcia in più utile per rendere vivace la fase offensiva amaranto. Anche ad Aversa prestazione esemplare per il ragazzo di Oppido, freddo nel realizzare il penalty che da il vantaggio ai suoi, un pallone con il peso specifico di un macigno; rigore a parte, Viola è stato una zanzara pungente per i difensori avversari, quasi mai pericoloso, ma prezioso in copertura con costanti ripiegamenti e  nel pressare i portatori di palla. L’ennesima conferma, qualora servisse, del fatto che la maglia di Viola esca dal campo sempre sudata.
Domenico Geria
Collaboratore di ReggioNelPallone.it
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