Senza fine. La malinconia rischia di affogare i ricordi quando si tratta di ricordare i derby dello Stretto giocati in serie A. Momenti di gloria, domenica prossima al S.Filippo invece sará tutt´altra storia. Il ricorso alla memoria é utile per rievocare lo spirito di una squadra composta da eroi, capace di conquistare una salvezza impossibile. Rolando Bianchi era tra i protagonisti di quella Reggina, il fiuto del gol si acuiva quando da colpire c´era il nemico prediletto. Al Granillo, per due stagioni consecutive, un implacabile tris ha rispedito dall´altra parte dello Stretto i giallorossi: “Furono davvero due derby fantastici, ognuno con un sapore particolare. Oltre ad essere la partita piú importante dell´anno, nella prima stagione festeggiammo la matematica salvezza, nella seconda iniziavamo a toccare con mano il sogno di una salvezza incredibile“. Le settimane che avvicinavano i derby con il Messina erano vissute senza paura da quella Reggina: “Sapevamo bene che si trattava di una partita da non sbagliare, la sicurezza nei nostri mezzi peró ci aiutava a non farci assalire dalla tensione. Quello era un gruppo incredibile, che riusciva a vivere con serenitá anche la vigilia di certi appuntamenti clou”.
Per novanta minuti passato e presente finiscono nel dimenticatoio, conta solo il presente. Una vittoria puó spostare gli equiibri di un campionato, consolare da stagioni amare e povere di soddisfazioni..: “La Reggina attuale vive un momento delicatissimo, vincere il derby con il Messina potrebbe dare alla squadra quella spinta emotiva che le serve per rincorrere la salvezza. Anche per noi fu cosi in quegli anni, mi auguro possa accadere anche in questa stagione”. Aronica il ´sopravvissuto´. Il difensore siciliano, protagonista con Bianchi in quella Reggina, potrebbe scendere in campo domenica al S.Filippo: “Quando ho saputo che Totó ha scelto di tornare alla Reggina ho rivisto la passione e l´attaccamento del mio ex compagno di squadra. Dará esperienza e aiuterá a mantenere il gruppo unito, serve grande compattezza in questi momenti di estrema difficoltá. Nella mia carriera ho imparato che é meglio un pugno di uno schiaffo, la Reggina si trova all´Inferno ma puó ancora risalire“. L´affetto sincero per l´esperienza che piú di tutte le altre ha segnato il percorso professionale di Rolando Bianchi emerge con forza nel momento di salutare i tifosi amaranto: “Li invito a seguire la squadra con passione, mi auguro di cuore la Reggina possa salvarsi. In vista del derby ci tengo a ripetere la frase che ci accompagnava ininterrottamente nei giorni prima della sfida. ´Ci spaccamu e ganasci ai buddaci´”.
Commenti