Il presidente amaranto in studio durante Tutti Figli di Pianca. Conduce il Direttore Responsabile di RnP, Ferdinando Ielasi, con Alfredo Auspici e Franco Polimeni.
LA DIRETTA:
Chiusura con amarcord. Foti ricorda l’esperienza legata all’arrivo di Nakamura in amaranto: “A Yokohama c’erano almeno 10 mila giapponesi con la maglia della Reggina, una delle pagine più belle della nostra storia. Se ritroviamo quell’affetto possiamo fare cose importanti, ma serve il supporto di tutti”.
Il presidente amaranto interviene sulle diatribe interne alla Lega Pro: “Non bisogna buttare l’esperienza ma allo stesso tempo guardare al futuro, serve la partecipazione di tutti. Non sono d’accordo con i punti di penalizzazione quando alcuni pagamenti vengono ritardati, per non falsare i campionati credo che una multa sarebbe più corretta. In serie A alcune cose stanno cambiando, c’è la voglia di aiutare la società ”.
Il derby con il Messina si avvicina: “La squadra non tradirà , ma già all’andata c’era stata una buona prestazione, sappiamo che il risultato è stato sfortunato. Magari questa volta la fortuna girerà dalla nostra parte. Ricordo una vittoria storica con gol di Simonini..”.
Rizzo e Dall’Oglio partiranno? Foti non le manda a dire: “Dietro una contropartita economica verranno ceduti, altrimenti si alleneranno qua fino alla fine del contratto. Serve rispetto e professionalità , la Reggina non è una porta d’albergo”.
Foti evidenzia il gap tra il campionato italiano e quello straniero: “Abbiamo perso il nostro appeal, il nostro è un calcio che non affascina più chi vive fuori dall’Italia”. Sulle penalizzazioni legate agli stipendi: “Servirebbe maggiore prevenzione. Penso allo scorso campionato di B, concluso con tre società fallite e la Reggina iscritta in extremis, più altri club come Brescia o Varese salvate dalla banche. Questo significa in modo lampante che il sistema non regge, ne ho parlato a lungo con Tavecchio”
Estate 2008. La Reggina, appena retrocessa, con una campagna acquisti sontuosa punta all’immediata risalita, rischiando poi di affondare..: “In quell’occasione, spinti dalla voglia di risalire subito, abbiamo fatto il passo più lungo della gamba. C’è stata superficialità , i tanti anni di serie A forse ci avevano annebbiato le idee, e abbiamo dato per scontata la promozione”.
Sulla penalizzazione e la situazione legata a Di Michele: “Il giocatore ci ha chiesto di potersi allenare al S.Agata, abbiamo dato l’ok. I 4 punti di penalizzazione? Tra fine gennaio e l’inizio di febbraio spero si possa risolvere questa situazione”.
Il presidente Foti torna sull’argomento legato alla possibile cessione societaria: “Ho incontrato queste persone alcuni mesi fa, li dovrò incontrare nuovamente a breve. Di concreto c’è un azionariato popolare che potrebbe portare a una cessione di una parte importante del pacchetto, sono state sottoscritte circa 30-40 mila azioni. Queste sono cose concrete che testimoniano come la Reggina sia di tutti”.
Si ritorna all’attualità e le necessità di rinforzare l’organico: “Sino a ieri sera ne abbiamo discusso con Alberti, il mister ritiene servano due attaccanti e un centrocampista, noi vogliamo accontentarlo. Due attaccanti a prescindere dal fatto se Insigne rimarrà o meno. Nomi non ne faccio, li fa chi ha interesse ad accostare un giocatore alla Reggina Il nostro obiettivo, lo ribadisco, è quello di ingaggiare tre giocatori. Ripa della Juve Stabia ? C’è una trattativa, è uno di quei nomi che stiamo seguendo. Un ‘rinforzo’ già in casa può essere quello di Masini, utilizzato in una posizione diversa. Riconosco al giocatore valori importanti. Kovacsik ? La squadra ha bisogno di certezza, ci aspettano 17 finali e serve il supporto di tutti”.
In collegamento telefonico l’ex esterno amaranto Gianluca Falsini, che saluta affettuosamente Foti: “Molti forse non conoscono il lato simpatico del presidente, persona che ha sempre una battuta per sdrammatizzare la situazione. Ricordo una volta che in aereo, tornando da Milano dopo una sconfitta con l’Inter, mi rincuorò”. Risponde Foti: “Falsini ha lasciato una traccia importante in quella Reggina. Arrivato dal Parma assieme a Diana, Bonazzoli e Torrisi, la loro esperienza in amaranto mi ha lasciato qualcosa dentro. Lo ringrazio per le belle parole, invitandolo a urlare ‘Forza Reggina’ dal nord”. Falsini rivive l’esperienza in amaranto: “Per me è facile volere bene alla Reggina, sono stato trattato benissimo a Reggio e non posso che essere rimasto legato. Tanti bambini, oggi ragazzi, hanno avuto tante gioie grazie ai successi della Reggina. Oggi purtroppo le cose non stanno andando bene ma non bisogna abbattersi, ma anzi essere ancora più forti”. Viene ricordato poi un aneddoto legato alla sera prima dello spareggio decisivo con l’Atalanta: “Portò tutta la squadra a mangiare fuori, perchè vide che c’era molta tensione tra di noi. Il presidente è il tesoriere dei sogni dei reggini, può dare speranza a un popolo che vuole risalire e rivivere gli anni importanti “.
Insigne rimarrà alla Reggina? “E’ un bravo ragazzo, ho un bel rapporto con lui. Appena arrivato mi ha sfidato, fissando un premio se avesse segnato 15 gol in questa stagione. Questo fa capire la voglia e la considerazione che ha di far bene, e anche contro la Paganese ha messo in campo le sue qualità . Mi auguro possa rimanere alla Reggina, e contribuisca alla salvezza della squadra”.
La Reggina come viene considerata dagli organi istituzionali del calcio ? : “C’è rispetto, anche se non si è pienamente manifestato la scorsa estate, quando credo ci fossero tutti i presupposti per il ripescaggio in serie B. Non è il momento di guardare al glorioso passato, bisogna invece concentrarci sul presenti. Siamo in un momento di evidente difficoltà e con un umiltà abbiamo chiesto aiuto. Io ho un solo obiettivo, quello di tenere in piedi la Reggina. Ho apprezzato il sostegno dei tifosi lunedi contro la Paganese, credo sia questa la strada da seguire. Questa società appartiene a tutti, non è del singolo o di Foti”.
Possibile l’arrivo di Fabio Caserta, centrocampista reggino legato alla maglia amaranto? “Conosciamo bene il suo desiderio di poter vestire questa maglia, cosi come è stato per i ritorni di Cirillo e Belardi. Sono valutazioni che si stanno facendo con Alberti e Cerantola, vogliamo trovare le situazioni più utili per rinforzare la Reggina ma in questo momento quella legata a Caserta non è una pista prioritaria. Ho parlato di 6-7 innesti da apportare, non ci interessa però la quantità ma la qualità di giocatori che devono migliorare l’organico a disposizione di Alberti”.
Su un calcio con meno sentimenti e più interessi, che non riconosce la giusta importanza ai tifosi: “Noi dirigenti abbiamo commesso degli errori negli anni ’90, pensavamo tutto fosse scontato e che l’economia del paese potesse reggere il sistema calcio. Dovevamo trasmettere i veri valori del calcio alla gente, ovvero partecipare e coinvolgere le famiglie in uno spettacolo, invece ci siamo fatti prendere dalla foga perchè in quel momento il calcio italiano tirava. Adesso bisogna rifondare il calcio, un movimento che è in crisi, ripartendo dalle cose positive che sono rimaste. Mi auguro che Tavecchio riesca a far ripartire questo sistema”.
Sulla possibile malafede e la riscossa di inizio 2015: “Non ne vedo, magari c’è un pò di ignoranza, ma non malafede. In alcuni casi veniamo visti come l’avversario da temere. La risposta positiva ? Credo sia stato molto bravo mister Alberti. Poi ci sono state anche altre indicazioni, volevamo ripartire da un gruppo preciso, puntando a rinsaldare lo spogliatoio. Sono arrivate due risposte positive e una un pò meno positiva contro la Paganese. Sappiamo soffrire, anche fisicamente. A Cirillo è uscita la spalla per esultare con i compagni.  Tutti hanno apprezzato lo spirito e l’atteggiamento della squadra nelle ultime settimane, poi c’è stato un ulteriore segnale positivo legato all’arrivo di Belardi, Cirillo e Aronica, tre giocatori che amano questa maglia. Nella loro conferenza di presentazione sono riusciti a toccare corde importanti”.
Sulla crisi dopo un buon inizio di stagione: “E’ normale che adesso ci sia malumore, le risposte non sono quelle che ci attendevamo. A inizio anno tutti erano sicuri che la Reggina potesse fare un buon campionato, non dimentichiamo però che per le note difficoltà la squadra si è potuta iscrivere soltanto il 15 luglio. Gli errori ci sono stati anche da parte nostra, dovevamo far capire meglio cosa significa essere un protagonista. Questo è stato l’errore principale, da qui è iniziato il periodo che ha portato all’ultimo posto e le sette sconfitte consecutive”.
12.18. Iniziata la trasmissione, si attendono le prime dichiarazioni del presidente Foti, ospite in studio. Primi passaggi sugli ultimi arrivati e il mercato: “Non si tratta di regali, ma di giocatori che possono dare qualcosa alla Reggina. Completeremo l’organico con quello che ancora serve, questo è l’impegno e la volontà . L’intento è quello di colmare le lacune che si sono evidenziate nella prima parte di stagione”.
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