Straripanti. Assolutamente, incredibilmente straripanti. Lo spettacolo che sin dalla prima giornata stanno offrendo i tifosi del Locri, è un qualcosa che merita davvero di essere sottolineato. Tribuna del Comunale gremita in tutte le occasioni, un tifo assordante che trascina dal primo al novantesimo l’undici di Silvano (non è un caso, se tra le mura amiche gli jonici hanno ttenuto 20 punti in 8 partite, frutto di 6 vittorie e 2 pareggi..), suscitando l’ammirazione anche degli avversari. Ma non è finita qui. Dalla trasferta di Delianuova a quella di Caulonia, non c’è stato infatti campo che non abbia visto i vessilli amaranto a fianco di Iervasi e compagni: una media di 200 supporters presenti in ogni trasferta, impreziosita dai quasi 500 che hanno gremito la tribuna di Roccella, per il derby col Marina di Gioiosa. Una partecipazione testimoniata da numeri che fanno stropicciare gli occhi, tenendo conto che stiamo parlando di un campionato di Promozione.
A bene vedere, l’amore del popolo locrese per la propria squadra non nasce certo oggi. Già negli anni ’90, i tifosi amaranto erano stati grandi protagonisti, facendo parlare di sè anche fuori dalla Calabria, specie quando il Locri di Sandro Stivala sfiorò uno storico salto in serie C2. L’invasione in Toscana per l’andata di Coppa Italia del ’96 contro il Borgo San Lorenzo, le coreografie da brivido nei derby col Siderno, i 4.000 spettatori di Locri-Crotone: domeniche tutte da raccontare, pagine indimenticabili di passione. Negli ultimi periodi però, la “Locri-mania” era andata scemando, sbiadita da progetti societari che stentavano a decollare, da campionati non certo in linea con la tradizione calcistica di un club che nel 2009 ha celebrato un secolo di storia. Sembrava tutto finito in un bellissimo album dei ricordi, specie quando, nell’estate del 2013, l’Ac Locri è completamente sparita di scena, non iscrivendosi ad alcun torneo dilettantistico.
Poi, all’improvviso, la rinascita. Merito di un gruppo dirigenziale pieno di entusiasmo, animato dalla voglia di tornare a scrivere altre pagine di storia. Merito di una tifoseria, al cui interno le tante “nuove leve” hanno formato un mix perfetto con coloro i quali avevano portato avanti il movimento Ultras locrese negli anni ’80 e ’90. Eh già , perchè anche loro, le “vecchie facce”, sono di nuovo lì, in prima linea, su quei gradoni. Molti ragazzi di allora, oggi sono padri di famiglia, maconservano ancora quegli ideali di venti e passa anni fa, da tramandare ai più giovani. Si, la Locri calcistica è rinata, e adesso gli amaranto giocano in 12: l’uomo in più, è sugli spalti. Perchè gli amori, quelli più genuini e forti, a volte possono perdersi per un attimo o fare giri strani. Ma non finiscono, non finiscono mai…
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