La trasferta di Caltanissetta doveva essere la svolta della stagione, e in un certo senso lo è stato. La sconfitta
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per uno a zero contro il Nissa, fanalino di coda, ha ufficialmente aperto la crisi della società giallorossa. A differenza delle precedenti uscite, la squadra non è riuscita a trovare la forza per reagire, meritando di uscire sconfitta dalla trasferta siciliana. Senza dubbio hanno influito le numerose assenze: nell’ultima gara infatti mancavano Niscemi e Dall’Oglio (squalifica), Sansone (febbricitante), Manzo (oggetto misterioso), Schiavon (che ha rescisso in settimana) e Mazzei (problema fisico). I problemi più disparati hanno falcidiato la squadra di Dima: giusto parlare di assenze, ma nessun alibi. Anche perché il Nissa, contro i giallorossi, ha conquistato la prima vittoria in campionato, segno che non si trattava di un avversario insuperabile.
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Archiviata la trasferta siciliana, è tempo di pensare al futuro. Domenica al “Saverio Spinella“ farà visita un Messina che vorrà riprendersi dopo le tre sberle ricevute tra le mura amiche dal Marsala. Partita complicata per i giallorossi che di fronte si troveranno giocatori dal passato importante come Giorgio Corona e Carmine Coppola. I siciliani prima della sconfitta interna avevano ottenuto ben sei risultati utili consecutivi, ma lontano dal “San Filippo“ non sono mai riusciti a vincere. Una sconfitta e tre pareggi, con lo stesso identico punteggio di 1-1, il bottino del Messina fuori dalle mura amiche. Per la squadra di mister Dima, risucchiata in zona playout, sarà la prima partita di un ciclo terribile: dopo il Messina infatti la Valle dovrà affrontare in successione Cosenza, Acri, Noto e Licata. Urge un’inversione di tendenza, le zone calde sono dietro l’angolo..
Vincenzo Morabito-reggionelpallone.it
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