In molti forse non sanno che Dominic Adiyiah, comodamente “Adi”, nuovo volto in casa amaranto, è calciatore che ama giocare da prima punta. O meglio sa interpretare bene quel ruolo, nonostante le caratteristiche fisiche non lo aiutino (170 cm di altezza per un peso di 70 kg circa), Adi con la sua nazionale gioca quasi sempre in quel ruolo, anche se con i movimenti, preferisce non dare punti di riferimento, scambiare nello stretto con i centrocampisti e partire da lontano. Spieghiamo questo per far capire che, anche stavolta, la Reggina ci ha visto lontano: ha preso un talento dalle potenzialità eccezionali (il miglior giovane africano, si diceva lo scorso anno prima del suo passaggio ai rossoneri) e dalla duttilità importante. Per Atzori un jolly offensivo che consente variabili tattiche nello schieramento iniziale e nel modo di impostare il gioco offensivo. Adi per le sue caratteristiche, potrebbe in pratica fare coppia con tutti: da Bonazzoli a Campagnacci, da Sy a Zizzari. Arriva a Reggio per fare esperienza: ha vuto qualche piccolo problema d’ambientamento in Italia, ma il Milan, società lungimirante, spera che una stagione in B possa farlo crescere sotto tanti punti di vista. E’ un calciatore valido, sulle sue qualità nessuno discute: anzi ci si aspetta una grande esplosione in breve tempo. La Reggina, questa Reggina, potrebbe essere il trampolino di lancio puntuale ed azzeccato per un giovane come lui: poche pressioni, un gruppo di “coetanei”, un allenatore paziente e disposto a puntare tutto sulla linea verde. Il ghanese, ne siamo certi, vorrà sfruttare al meglio questa importante chance della sua carriera.
Ma l’arrivo di Adiyiah, a questo punto, apre il fronte partenze: quasi assodata quella di Brienza (con il Pescara si discute serratemene di questa opportunità), adesso pare provabilissima anche quella di Alessio Viola che, a Benevento, aspettano a braccia aperte. Già nelle prossime ore il veloce attaccante potrebbe arrivare nella squadra sannita con il Ds Mariotto da un mese in pressing sul suo collega Giacchetta: prestito con diritto di riscatto della metà. Una formula che accontenterebbe tutti e che servirebbe a Viola per completare quella maturazione ancora in evoluzione.
Resterebbero cinque gli attaccanti in rosa a disposizione di Atzori.
Troppi? Beh di solito si dice che il parco attaccanti di una rosa non dovrebbe superare le quattro unità, ma in campionato lungo come quello di serie B, non crediamo che un quinto elemento possa essere deleterio, anzi. Certo bisogna tenere in considerazione che in rosa, vi è anche Simone Missiroli capace, all’occorrenza, di giocare anche a ridosso degli attaccanti e perché no anche con gli attaccanti. Ma questi sono discorsi tecnici che appartengono solo a Gianluca Atzori che, non abbiamo dubbi, “sa il fatto suo”.
Vincenzo Ielacqua- rnp
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