Luigi Nasca
Nato a Bari il 15 Novembre del 1977
Appartenente alla sezione arbitrale del capoluogo pugliese, viene promosso quest’anno nella Can di A e B. Parecchie le critiche piovutegli addosso dopo l’arbitraggio disastroso di Modena-Vicenza, gara nel corso della quale Nasca ha espulso per doppia ammonizione il vicentino Ferri, che però il primo cartellino giallo in realtà non lo aveva mai ricevuto. Subito dopo Nasca richiamò Ferri che nel frattempo era andato negli spogliatoi, per poi riespellerlo tra lo stupore generale, e infine riammetterlo definitivamente tra i 22 in campo, al termine di una consultazione con il quarto uomo riguardante la lista degli ammoniti. Un episodio quasi surreale, probabilmente mai accaduto sui campi professionistici.
Reggina-Ascoli
– 3’ sullo 0-0. Ammonito Silvestri, che stende Missiroli dopo che quest’ultimo lo aveva nettamente saltato. Provvedimento ineccepibile.
– 22’ sullo 0-0. Ammonito Di Donato per aver messo platealmente giù Valdez, che stava provando a far scattare il contropiede reggino. Anche in questo caso, poco da discutere.
– 45’ sullo 0-0. Ammonito Lanzaro. Il capitano amaranto entra duro su Lupoli in prossimità dell’area amaranto, e anche in questo caso il giallo non fa una piega.
Niente recupero- Partita giocata a ritmi altissimi e con pochissime interruzioni. La scelta di non dare neanche un minuto di recupero è condivisibile.
– 55’ sull’1-0. Tedesco taglia per Rizzato, ma l’esterno della Reggina viene fermato per fuorigioco. Chiamata di quelle al “limite”, visto che la posizione di Rizzato sembra si regolare, ma il suo scatto gioca sul filo dei millimetri rispetto alla posizione della difesa ascolana.
– 59 ‘ sull’1-0. Di Donato, già ammonito, strattona vistosamente Vigiani. Una trattenuta evidente ma non prolungata, quindi la decisione di Nasca di non prendere provvedimenti può starci.
-63’ sull’1-0. Lupoli punta Valdez nel cuore dell’area amaranto, prima di franare a terra: l’arbitro opta per il calcio di rigore, espellendo il difensore sudamericano per fallo da ultimo uomo. Rivedendo la dinamica dell’azione il contatto c’è, ma Lupoli non fa nulla per evitarlo, dando l’impressione di un “danno cercato” anzichè causato. In virtù del fatto che il penalty non è certo solare, la logica del buon senso di solito suggerisce al direttore di gara di non applicare alla lettera il regolamento, evitando di aggiungere al provvedimento, anche l’espulsione del difensore (in questo caso, Valdez). Nasca però è inflessibile, e oltre a decretare la massima punizione, lascia la Reggina in 10.
-67’ sull’-1-1. Ammonito Tedesco. Il centrocampista protesta per un chiaro fallo non sanzionato nella mediana del campo, e si vede sventolare da Nasca, diventato improvvisamente inflessibile, un giallo che gli costerà la trasferta di Trieste.
-69’ sull’1-1. Ammonito Giorgi, che si affeziona alla maglia di Brienza tirandola a più riprese. Decisione giusta.
-90’ sull’1-1. Stavolta nella lista dei cattivi finisce Lupoli, il quale mugugna a più riprese nei confronti dell’arbitro dopo un’azione dei marchigiani interrotta per fuorigioco.
4’ di recupero. Probabilmente ce ne stava uno in più, visti i 6 cambi, le parecchie interruzioni rispetto al 1° tempo e l’accenno di rissa nei pressi della panchina ascolana. Si tratta comunque di dettagli di poco conto.
Il giudizio complessivo di RNP- Più che sufficiente nel primo tempo, il sig. Nasca è andato in bambola nella ripresa. A volte troppo permissivo e a volte invece troppo rigido (come nell’occasione del rigore concesso all’Ascoli con conseguente espulsione a danno della Reggina) ha dato l’idea di un arbitro che perde il bandolo della matassa appena il match si surriscalda. Di certo, non va annoverato tra i fischietti più brillanti della cadetteria. VOTO 5.
Ferdinando Ielasi
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