STEFANO PIOLI
Nato a Parma il 20 Ottobre del 1965
Un palmares come calciatore da fare invidia a molti, una carriera da allenatore non di prima fascia, ma che gli ha comunque regalato importanti soddisfazioni. L’avventura di Stefano Pioli inizia nel 1982 con la squadra della sua città, ovvero il Parma: difensore dalle grandi doti atletiche, dopo 2 anni coi gialloblù Pioli viene ingaggiato dalla Juventus, che lo acquista per puntellare una delle difese più forti che abbiano mai calcato i campi da gioco. Chiuso da mostri sacri come Scirea, Brio e compagnia varia, riesce comunque a dare il suo contributo, e farà parte dell’organico che tra l’85 e l’87 porterà a Torino uno Scudetto e una Coppa dei Campioni. La vera “casa calcistica” di Pioli diventerà tuttavia Firenze, laddove si guadagnerà i galloni di titolare: 6 anni in viola, e il rammarico di aver saltato, nell’89-90, la finale andata e ritorno di Coppa Uefa persa proprio contro la sua Juve (nei turni precedenti, era sempre stato titolare). Appenderà le scarpe al chiodo a 33 anni, nelle fila del Fiorenzuola.
Risultati da calciatore: 1 Scudetto, 1 Coppa Campioni, 1 Supercoppa Europea.
La carriera d’allenatore, inizia nei settori Giovanili prima del Bologna e poi del Chievo. Nel 2003-2004 arriva la prima chiamata importante, destinazione Salerno: partito per allenare i granata in C1, Pioli si ritrova all’improvviso a fare i conti con la B, grazie ad un inatteso ripescaggio. La salvezza ottenuta con una compagine non certo irresistibile, convince il neoretrocesso Modena ad affidargli la panchina l’anno dopo: in Emilia, sfiora i play off nel 2004-2005 e li centra nel 2005-2006, stagione in cui viene prima esonerato, e poi richiamato sulla panchina gialloblù dopo sole 3 settimane. Nel 2006-2007 l’occasione più importante, che coincide però col rammarico più grande: lanciato nel firmamento della A proprio dal “suo” Parma, Pioli viene esonerato nel girone di ritorno, con i ducali ad annaspare nelle zone bollenti della classifica. Smaltita la delusione, torna in panchina l’anno dopo a Grosseto, per sostituire Roselli: è la prima volta che il tecnico parmigiano subentra in corsa, ma lo fa con ottimi risultati, visto che i toscani, ultimi da soli al momento del suo arrivo, si salveranno senza patemi. Lo scorso anno è tornato in Emilia, sponda Piacenza, raggiungendo nuovamente l’obiettivo prefissatogli, ovvero la tranquilla salvezza. Da quest’anno allena il Sassuolo, e gli scenari sono radicalmente cambiati, visto che i neroverdi stanno esprimendo un calcio tra i migliori della cadetteria, e sognano ad occhi aperti una incredibile promozione.
Curiosità- Nel 2003-2004, Pioli a Salerno allenò l’attuale allenatore della Reggina Roberto Breda, con quest’ultimo al penultimo anno della sua carriera da calciatore.
I confronti con la Reggina: La strada di Pioli si è incrociata 2 volte con quella degli amaranto, ed in entrambi i casi teatro della sfida è stato lo stadio Granillo. Il bilancio, è di perfetta parità: una sconfitta per 3-2 nel 2006-2007. e una vittoria per 0-2 quest’anno.
Ferdinando Ielasi
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