ECCELLENZA – 1^ giornata
Boca Nuova Melito Admo-Reggiomediterranea 0-1
Bocale – Il derby che inaugura il nuovo campionato di Eccellenza si conclude con il successo della Reggiomediterranea che espugna il “Pellicanò” battendo per 1-0 il Boca Nuova Melito Admo, al termine di 90′ poco esaltanti, dal ritmo alto ma con due squadre molto rinnovate che devono ancora raggiungere la miglior condizione fisica e tattica.
Entrambe le squadre ripartono dai tecnici della scorsa stagione, Pippo Laface e Peppe Misiti. Tanti i volti nuovi, soprattutto tra gli ospiti; folta la rappresentanza argentina su entrambi i fronti, per un derby nel derby. Sia i biancorossi che gli amaranto hanno debuttato con un pareggio in coppa contro squadre di Promozione.
Iniziale fase di studio a basso ritmo, poi è la Reggiomediterranea a guadagnare campo e prendere il controllo delle operazioni, chiudendo per diversi minuti il Boca N. Melito nella sua metà campo. Tuttavia Parisi rischia poco e la migliore chance amaranto arriva al 17′ con il traversone di Semenzin e lo stacco di Trepat, palla alta. La squadra di Laface cresce poco alla volta, prende le misure dell’avversario e dopo la mezz’ora la situazione si ribalta, con Secondi e compagni in costante forcing nella metà campo ospite. Al 34′ una punizione di Rubertà , svirgolata dalla punta amaranto Padin, genera una mischia nella quale arriva il guizzo di Tomas Lopez: il difensore biancorosso in girata cerca l’angolo basso, Marino si distende e intercetta concedendo solo un corner. Al 45′ altra chance per i padroni di casa quando un rimpallo favorisce Nunez che in diagonale spara verso la porta, decisivo ancora una volta Marino, bravo nel deviare in tuffo sul fondo; sul corner seguente stacca Sapone, Marino anticipa la deviazione vincente di Tomas Lopez e Cordova allontana la sfera, tra le vibranti proteste del Boca N. Melito che reclama per un presunto tocco con il braccio del difensore ospite. Per l’arbitro, Tastaì di Catania, è tutto regolare e il primo tempo si chiude a reti bianche.
Dopo meno di un minuto della ripresa Marino è già costretto ad intervenire: retropassaggio corto di Lanza, Nunez si avventa sulla sfera e cerca il tocco a scavalcare l’estremo difensore ospite che in uscita fa valere la sua mole, murando il tentativo e concedendo solo l’angolo. Metabolizzato il brivido iniziale, la squadra di Misiti guadagna metri; nel frattempo Laface perde per infortunio Leo Secondi, al suo posto Luigi Tripodi, anch’egli non al meglio. Trepat, a corrente alternata nel primo tempo, decide di mettere in mostra le sue qualità e la Reggiomediterranea ne trae giovamento. Al 12′ prova un tiro a giro sul palo lontano, che deviato da un difensore non si tramuta in assist al bacio per Semenzin solo per pochi centimetri; 120″ più tardi calcia da fuori trovando la parata di Parisi. Al 15′ affonda da sinistra e appena entrato in area viene atterrato da Megale: il giovane terzino, ammonito nel primo tempo per un intervento identico, riceve il secondo giallo lasciando i suoi in dieci e concedendo agli ospiti di potersi presentare sul dischetto. Franco Padin calcia centralmente ingannando Parisi, siglando il vantaggio della Reggiomediterranea. Mister Laface prova a cambiare qualcosa, sia negli uomini che nello schieramento, ma Marino e compagni fanno buona guardia, provando ad imbastire qualche azione per cercare il raddoppio. Ci va vicino Semenzin al 24′ con un tiro-cross dalla linea di fondo che accarezza la parte alta della traversa; tre minuti più tardi Padin dal limite cerca di piazzare a giro il pallone nell’angolino, sfera a lato di pochissimo. Si prosegue con le sostituzioni, la stanchezza inizia a serpeggiare in campo, la lucidità a scarseggiare; le squadre si allungano e si assiste a continui ribaltamenti di fronte che non producono concreti pericoli per i due portieri. Nel finale Laface si gioca la carta Nucera come attaccante aggiunto, ma proprio al 90′ è costretto a ridisegnare tutto per l’infortunio di Sapone.
Dopo 4′ di recupero l’arbitro sancisce la fine delle ostilità e la gioia della Reggiomediterranea può esplodere. Gli amaranto hanno portato a casa una di quelle partite che possono essere spaccate solo da un episodio, proprio ciò che è avvenuto dopo un’ora di gioco. Per entrambi i tecnici c’è comunque ancora da lavorare su condizione generale ed equilibri tattici, ancora non ben delineati in due squadre profondamente rinnovate. La strada è ancora lunga per vincitori e vinti, attesi da un lungo cammino di altre 33 partite fino ad aprile.
(Foto Nicola Santucci)
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