Uno a uno contro la Salernitana e primo punto messo in cascina. La Reggina di Mimmo Toscano e Michele Napoli non ha di certo deluso le aspettative alla prima di campionato in quel di Salerno, dove gli amaranto hanno invece dimostrato personalità e resistenza per lunghi tratti di partita, prima di poggiare il piede sul freno a cavallo tra l’inizio del primo tempo e gli ultimi venticinque minuti, prima dello sprint finale a caccia della vittoria.
All’Arechi, i calabresi hanno schierato in campo sei degli undici nuovi arrivati: tra questi, tre sono partiti dal 1′ e si tratta di Plizzari, Crisetig e Ménez. Ad entrare a partita in corso, invece, Faty, Di Chiara e Lafferty. Si tratta della prima volta in campionato con la maglia amaranto per i suddetti calciatori, ciascuno autore di una prestazione differente per qualità , caratteristiche e tempo di gioco.
ET VOILÀ, ‘HOUDINI’…
Avanza palla al piede sulla destra, entra in area, punta e salta Aya, fa lo stesso con Lopez, rientra sul sinistro e lascia partire un tiro rasoterra insaccando Belec. Si presenta così Jérémy Ménez, che alla prima di campionato mette subito il suo timbro, purtroppo sbiadito pochissimo tempo dopo da Casasola. Nel corso della partita ha dimostrato due cose: di avere ancora questi colpi nelle sue corde e, cosa più importante, di riuscire a tirarli fuori con naturalezza in determinati momenti della partita (specie in concomitanza con il suo stato d’animo). La prima magia di ‘Houdini’…
CRISETIG, UN METRONOMO A CENTROCAMPO
Imposta dal basso, ripiega, gioca con un massimo di due tocchi e sprizza tecnica e qualità da tutti i pori. Tutte le azioni iniziano da lui, che riesce sempre ad avere la giocata pronta ed efficace, ma anche gli spunti e le intuizioni da calciatore dall’intelligenza tattica notevole. La sensazione è che il suo arrivo non sia del tutto passato in primo piano, ma Lorenzo Crisetig ha davvero tutte le carte in regola per diventare uno dei pezzi pregiati dell’intero organico. E’ lui a dirigere l’orchestra amaranto…
PLIZZARI SUGLI SCUDI, MA QUELL’USCITA NEL FINALE…
Il suo impiego da titolare non è affatto un caso dal momento in cui la Reggina ha deciso di puntare su di lui per il ruolo di ‘primo’. La sua è stata una prestazione da ragazzo attento e diligente, soprattutto nel primo tempo per via degli importanti interventi su Kupisz e Tutino, contornati da uscite dai tempi perfetti. Nella ripresa non è chiamato a grandi sforzi, ma all’84’ viene beffato da un tiro cross di Casasola, tanto involontario quanto fortunoso. Nessuna colpa da attribuire al portiere amaranto circa il posizionamento, dal momento in cui la traiettoria imboccata dal pallone (ma in particolar modo il punto della porta in cui quest’ultimo ha sbattuto), molto probabilmente, avrebbe fatto male a chiunque. Prestazione sugli scudi per Plizzari, ma resta una pecca che sarebbe potuta costare molto caro al 92′, ovvero l’uscita su Gondo (nonostante su di lui ci fossero Gasparetto e Rossi) dalla quale è poi scaturito un tiro di Tutino a porta totalmente sguarnita, fortunatamente terminato sul fondo.
FATY GIGANTEGGIA IN MEZZO AL CAMPO
Forza fisica e temperamento da grande giocatore quale è. Subentrato a Bianchi, riesce subito a inserirsi nei meccanismi della squadra ed all’83’, con una spizzata di testa, lancia Ménez all’appuntamento con il gol del momentaneo vantaggio. Esordio positivo. (leggi di più nel nostro approfondimento)
DI CHIARA E LAFFERTY, ALLA PROSSIMA…
Venticinque minuti per l’esterno sinistro, circa dodici per il gigante nordirlandese. Tempo che non è bastato a Gianluca Di Chiara e Kyle Lafferty per mettersi in mostra alla prima uscita ufficiale in maglia amaranto. Nel caso del primo, probabilmente ci si aspettava qualcosa in più anche se, ad oggi, è da tenere in considerazione che l’ex Perugia, arrivato da pochissimo, ha finora svolto circa tre allenamenti con la squadra. Per entrambi, valutazioni più approfondite si potranno dare quantomeno a partire dalla prossima giornata..
Antonio Calafiore
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