Su un catamarano di dodici metri battente bandiera amaranto. E’ arrivato così Jérémy Ménez a Reggio Calabria, così come aveva annunciato qualche giorno addietro il presidente Luca Gallo. Un arrivo in grande stile, insomma, per un grande calciatore.
In un porto, quello di Reggio Calabria, blindato dalle forze dell’ordine e dalla capitaneria portuale, Ménez ha fatto il suo arrivo intorno alle ore 15:30, dopo essere atterrato all’aeroporto di Catania Fontanarossa alle 12:25 ed aver poi raggiunto il porto di Messina, dove ad aspettarlo vi era la suddetta imbarcazione.
Ad attenderlo al momento dell’attracco, oltre alle unità di polizia ed alla guardia costiera, il presidente amaranto Luca Gallo, il direttore sportivo Massimo Taibi ed il team manager Matteo Patti. Proprio con il massimo dirigente della Reggina, il francese, una volta a terra, si è lasciato ad un lungo abbraccio. Quasi di liberatorio, senza dubbio molto significativo.
Dal porto, successivamente, i dirigenti amaranto, Ménez ed il fratello-agente si sono spostati al centro sportivo Sant’Agata, tra l’entusiasmo dei molti tifosi giunti nei pressi dell’area portuale che, successivamente, hanno ”scortato” la vettura sulla quale viaggiava il francese fino alla struttura di via delle Industrie, dove le forze dell’ordine hanno provveduto a far sgomberare la zona per non rischiare alcun tipo di assembramento.
Al Sant’Agata, vi è stato il primo incontro tra Ménez ed il tecnico Mimmo Toscano, condottiero della straordinaria cavalcata che ha (ri)portato la Reggina in Serie B. Serie B alla quale i calabresi si presentano con un biglietto da visita di assoluto spessore, il quale parla francese ed è pronto a confezionare magie per far sognare una città intera.
Bienvenue, Jérémy!
Antonio Calafiore
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