A margine dell’intervista inerente la presentazione del progetto “Il ruolo dell’allenatore oltre la categoria”, abbiamo approfittato per ascoltare il parere di mister Giuseppe Giovinazzo. Oggetto della discussione il presente ed il futuro del calcio dilettantistico, costretto a chiudere anzitempo la stagione 2019/2020 a causa del Covid 19.
“Stando a quello che si dice in giro-esordisce il tecnico-, i vari comitati daranno una mano alle società non facendo pagare l’iscrizione al torneo 2020/2021. Una bella idea, ma ovviamente non basta. Per ripartire davvero, il calcio dilettantistico ha bisogno di fare quadrato, attraverso il senso di responsabilità di tutte le sue componenti. Le società potrebbero comunque fare leva sul fatto di aver risparmiato parte del budget, dal momento che la chiusura è arrivata con tre mesi di stop”.
La svolta, potrebbe arrivare dai giovani. “Da una parte bisognerà accontentarsi dal punto di vista economico e capire le difficoltà , ma dall’altra anche i club devono cambiare linea. Il primo passo riguarda il mettere le cose in chiaro, senza fare promesse che poi non possono essere mantenute: meglio promettere il minimo e riuscire a garantirlo, anziché promettere il massimo e poi disattendere le aspettative. Il secondo passo, ancora più importante, riguarda l’utilizzo dei giovani: la miglior ricetta per fare calcio a livello dilettantistico all’indomani del covid, consiste nel puntare il più possibile sui ragazzi del luogo. Una scelta, quest’ultima, che oltre ad ottimizzare le spese coinvolgerebbe tantissimo la gente, che avrebbe uno stimolo in più a seguire la squadra locale”.
Il futuro di Giuseppe Giovinazzo? “Per ora mi diverto con questo progetto che stiamo creando insieme ad alcuni colleghi (clicca qui). Credo di aver dimostrato tanto nella mia carriera, quindi non mi interessa accettare la prima offerta che capita. Cerco una proposta allettante, che ti consenta di fare calcio nel vero senso della parola e che miri ad un certo tipo di programmazione: appena troverò chi la pensa come me, sarò felicissimo di tornare in panchina”.
f.i.
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