“Nel girone di ritorno può cambiare completamente tutto, le posizioni si possono stravolgere”. Nell’ultimo mese abbiamo sentito e risentito tale concetto, quasi sempre proveniente dagli avversari che sono costretti a rincorrere una Reggina assolutamente strepitosa.
Ma basta un mercato di gennaio per stravolgere completamente gli equilibri al punto da stravolgere radicalmente gli scenari attuali? Questo tanto decantato cambiamento della seconda parte di campionato, è una possibilità o un luogo comune? Facendo riferimento alla passata stagione del girone meridionale di serie C, trova spazio la seconda ipotesi.
Abbiamo preso in esame la classifica dell’ultima giornata dello scorso anno solare, che fa riferimento alla prima giornata di andata (proprio come succederà quest’anno). Ebbene, il confronto con quella che poi è stata la classifica finale, porta a concludere che tra l’andata ed il ritorno non è cambiato nulla, o quasi.
CAPOLISTA E PRIMI POSTI-Tralasciando penalizzazioni, partite da recuperare ed esclusione del Matera in corso d’opera, il 30 dicembre 2018 al primo posto della classifica c’era la Juve Stabia: saranno gli stessi campani, a maggio, a vincere il campionato. E le inseguitrici? Catania, Trapani e Catanzaro, ovvero le stesse squadre che (seppur in posizioni diverse), chiuderanno la stagione regolare alle spalle della capolista.
LE ALTRE IN ZONA PLAYOFF-Lo stesso cammino della Reggina, nonostante la “piacevolissima rivoluzione” creata da Luca Gallo, cambiò di pochissimo: ottavo posto alla fine dell’anno solare, settimo posto alla chiusura dei giochi. Ma c’è di più. A completare la griglia playoff il 30 dicembre, oltre agli amaranto c’erano Rende, Monopoli, Vibonese e Casertana. Di queste cinque squadre, soltanto la Vibonese non è riuscita a centrare la post season, lasciando posto al Potenza, vera sorpresa capace di cambiare di gran lunga il ruolino di marcia nella seconda metà di stagione. La stessa Viterbese, fuori dalla post season alla fine dell’anno solare, sarebbe rimasta a bocca asciutta anche a maggio, qualora non avesse vinto la Coppa Italia di categoria.
LE TRE RETROCESSE-E la zona retrocessione? A dicembre l’ultimo posto se lo contendevano il derelitto Matera e la Paganese, poco sopra di loro il duo Siracusa-Bisceglie, con i siciliani che rispetto ai pugliesi avevano una partita da recuperare. A dire il vero nelle zone paludose c’era anche la Viterbese, che però aveva ben sette turni da recuperare ed una squadra attrezzatissima per i primi posto. Da gennaio fino ai playout, questo fu il quadro finale: Matera escluso, Paganese e Bisceglie retrocesse (entrambi i club furono successivamente riammessi). Insomma, anche in questo caso, l’epilogo fu praticamente identico a quanto già visto nel giro di boa…
“Nel girone di ritorno può cambiare tutto…”. Ne siete ancora così sicuri?
SERIE C GIRONE C 2018/2019, CLASSIFICA AL 30 DICEMBRE
46 Juve Stabia (-1)
37 Catania*
37 Trapani (-1)
34 Catanzaro*
31 Rende (-1)
29 Monopoli* (-2)
29 Vibonese
27 Reggina*
26 Casertana
25 Potenza
22 Cavese*
20 Sicula Leonzio
19 Rieti
18 Virtus Francavilla**
15 Bisceglie
15 Siracusa* (-1)
15 Viterbese***
11 Matera (-5)
8 Paganese
*una partita in meno
**due partite in meno
***sette partite in meno
SERIE C GIRONE C 2018/2019, CLASSIFICA FINALE
77 Juve Stabia (-1)
73 Trapani (-1)
67 Catanzaro
65 Catania
57 Potenza
55 Virtus Francavilla
52 Reggina (-4)
51 Monopoli (-2) (8° per miglior differenza reti a parità di punti negli scontri diretti)
51 Casertana
47 Rende (-1)
47 Cavese
45 Viterbese
42 Sicula Leonzio
42 Vibonese
39 Rieti (-4)
35 Siracusa (-7)
29 Bisceglie (-3)
23 Paganese
Matera escluso
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