Domenica prenderà il via il campionato di 1^ Categoria che presenterà ai nastri di partenza, per il quarto anno di fila, il San Gaetano Catanoso, ripescato dopo la retrocessione subito nella sfida playout di Bianco. E per uno scherzo del destino sarà proprio a Bianco che si aprirà la stagione del club guidato, da poco più di un mese, dal presidente Gianluca Califano, che intervenuto ai microfoni di RNP, ha parlato di programmi e progetti che la società sta portando avanti.
“Abbiamo tante cose in calendario, portiamo avanti progetti che avevano già iniziato a prendere forma con il presidente Luvarà , ora stiamo cercando di intensificare il tutto. Tra gli obiettivi c’è quello di far crescere in termini numerici la nostra Scuola Calcio. Con particolare attenzione lavoriamo anche per la prima squadra, abbiamo l’intenzione di farla progredire; quest’anno il San Gaetano raggiunge i suoi dieci anni di vita, i dirigenti hanno sempre lavorato con passione e sacrificio, come i fratelli Di Giuseppe, hanno fatto un lavoro enorme realizzandolo con pochissimo. L’obiettivo che voglio raggiungere è quello di far alzare l’asticella, riuscire a costruire una squadra più competitiva con qualche innesto di livello e toglierci delle soddisfazioni. Chi mi conosce sa che non mi piace lottare in bassa classifica: nei 4 anni da presidente del Val Gallico abbiamo giocato una finale playoff e vinto il campionato di 2^ Categoria, arrivando poi a sfiorare per due stagioni di fila i playoff in 1^; nel mio unico anno con l’Aurora abbiamo sfiorato la vittoria della Promozione, vincendo però i playoff.”
Il campionato del San Gaetano ripartirà da dove si era chiusa la scorsa stagione, un punto di partenza per qualcosa di nuovo e importante, come affermato dal presidente Califano, il quale ha anche spiegato i motivi della sua scelta: “Per uno scherzo del destino si ripartirà da Bianco, e lo si farà con una mentalità tutta nuova. Ho scelto di diventare presidente del San Gaetano per diversi motivi. Sono mosso da una grande passione per il calcio dilettantistico, sentivo la mancanza del campo dopo due anni durante i quali mi ero allontanato soprattutto per motivi di lavoro. Sono stato contattato da decine di squadre, anche di Serie D ed Eccellenza, il che mi dimostra che qualcosa di buono l’ho fatto; alla fine però ho deciso di accettare questa sfida, certamente la più stuzzicante di tutte. Il San Gaetano è la squadra del mio quartiere, ho trovato un gruppo di soci valido e compatto, che lavora e collabora 24 ore su 24; sono convinto di aver fatto la scelta giusta, ho al mio fianco tante persone in gamba. Questa sfida mi si addice, faremo grandi cose anche a livello extra-calcistico, per cercare di avvicinare sempre più gente a questo mondo un po’ particolare. Ne ero uscito perché alcune cose non mi piacevano più, adesso ne rientro sperando che qualcosa sia cambiato.”
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