Al San Nicola finisce in parità il match tra Bari e Reggina. A fermare gli amaranto, in vantaggio con Corazza ci ha pensato un grave errore arbitrale che ha concesso ai padroni di casa di riagguantare il punteggio.
Tonica, tatticamente precisa e con una partenza sprint, la Reggina per lunghi tratti a mostrato migliore collettivo dei baresi.
Per la sfida di cartello Toscano sceglie la coppia Reginaldo-Corazza in attacco, dietro riprende posto dal primo minuto Rossi a discapito di Marchi, mentre Sounas agisce da mezzala offensiva con Bellomo inizialmente in panchina.
Per Cornacchini tandem offensivo pesante: Ferrari-Antenucci.
Spingono subito forte gli uomini di Toscano che schiacciano il Bari nella propria metà campo trovando due angoli in pochissimi minuti e nella seconda occasione gli amaranto passano con Corazza bravissimo a farsi trovare pronto dopo un rimpallo, e ad insaccare da attaccante vero. Pugliese storditi, reggini galvanizzati che sfiorano subito il raddoppio con un’azione di Rubin sulla sinistra il cui cross in mezzo viene deviato in angolo con apprensione dalla difesa locale.
Il Bari si affaccia in area reggina dopo venti minuti, Awua sguscia via e apre il campo, serve Antenucci il cui mancino sporco viene bloccato senza problemi da Guarna.
Bari che prende fiducia, metri e spazi aggredendo la manovra di una Reggina che inizia a faticare senza trovare più il giropalla e l’uomo libero. I pugliesi alzano il ritmo e chiudono Bertoncini e compagni nella propria area.
E’ ghiotta l’occasione che capita dopo la mezz’ora, quando Corazza si guadagna una punizione proprio al limite dell’area ma Reginaldo la calcia male e sulla barriera, sprecando.
Tornando dagli spogliatoi è un copione scontanto: Bari subito con il “gas” al massimo e Antenucci si rende subito pericoso con un destro piazzato da pochi metri bloccato da Guarna. Sul fronte opposto e ancora Corazza ad andare vi in allungo sull’out di destra, entra in area e mette secco al centro, fondamentale il recupero di Di Cesare su Reginaldo libero davanti a Frattali. Cornacchini inizia a giocarsi l’artiglieria a disposizione, inserendo D’Ursi e Floriano per Scavone e Ferrari e passando ad un tridente molto offensivo.
Toscano riflette e medita le contromosse mentre vede la sua Reggina che mantiene le linee tra i reparti ma non riesce più a rendersi pericolosa, sbagliando troppi appoggi. Così arrivano i due cambi, Bellomo e Bresciani per Sounas (troppo nervoso e poco incisivo) e Rubin (stanco).
Nel bel mezzo dell’equilibrio tattico ci pensa l’arbitro Zufferli di Udine a confezionare il pacco regalo per il Bari non fischiando una clamorosa carica su Guarna ed assegnando, inspiegabilmente un corner per i pugliesi. Sull’angolo sbaglia il tempo dell’uscita e Sabbione può insaccare di testa il pareggio dei galletti. Resta realmente un mistero come abbia fatto il fischietto friulano a fischiare “al contrario”.
La Reggina sembra stordita, Toscano corre ai ripari con Garufo e Doumbia per Rolando e Reginaldo, ed è proprio l’attaccante al rientro a rendersi subito pericoloso con alcune sgroppate sulla fascia destra, con gli amaranto che non trovano mai la deviazione decisiva. Ma le sviste di Zufferli non si placano certo al gol biancorosso: in piena area pugliese Doumbia viene vistosamente abbracciato e atterrato da Di Cesare, tutti si accorgono del fallo tranne l’arbitro che certifica la sua giornata no. Le ultime timide occasioni sono tutte in ripartenza: Awua da una parte e Doumbia dall’altra, ma senza esito. Finisce in pareggio, ma pesa tanto, troppo, l’errore arbitrale. Per la Reggina, comunque, una prestazione gagliarda.
Commenti