Una decisione sofferta ma inevitabile. Nello Violante, figura tra le più carismatiche del calcio dilettantistico reggino, lascia il Gallico Catona per motivi personali. Due promozioni dalla Prima Categoria all’Eccellenza con il “suo” Catona, prima di diventare uno dei maggiori fautori della fusione con la Gallicese, che ha portato alla nascita del Comprensorio
Dopo sette anni dunque, il Gallico Catona perde una delle sue guide più autorevoli. 55 anni, una carriera da calciatore dilettantistico vissuta come ottimo mediano, commercialista nelle vita fuori dal rettangolo verde. Abile ed attento del calcio, Nello Violante da queste parti è stato un punto di riferimento. Passionale, sempre sincero nei rapporti uman: un decennio vissuto intensamente in nome del gioco più bello del mondo. Aneddoti, trasferte in tutta la Calabria, ottimi rapporti con la Federazione e con le altre società.
Rapporti intensi con tanti dirigenti, consigli per tutti. Le amicizie con i vecchi dirigenti del Catona come Fabrizio Vitali, Riccardo Marra, Peppe Misiti ( che lo ha seguito anche a Gallico), Peppe Mangano, Michele Cotroneo, Ciccio Reitano, Antonio Lo Presti, Natale Gatto a tanti altri che per motivi di spazio non citiamo, ma non per questo meno importanti. Tanti allenatori lanciati, valorizzati o “restituiti” al calcio dilettantistico nostrano, come Franceschini, Totò e Peppe Barillà, Giovinazzo, Scevola, Casciano, De Leo, Ripepi, Cavallo .Il suo pallino come giocatore è stato Peppe Marcianò, i suoi pupilli invece Leo Gatto, Marco Cormaci e Daniele Zappia.
E’ stano pensare a “Nellone”, così come lo chiamano gli amici più stretti, lontano dal calcio. Lontano dalle scelte della campagna acquisti, dalle tante telefonate per preparare una trasferta o per risolvere qualche problema di un giocatore.
Addetti ai lavori e colleghi dirigenti, passando per allenatori e calciatori: la figura di Nello Violante mancherà sicuramente a questo sistema. Già la scorsa estate si erano avute le prime avvisaglie di un suo addio,vista la “pausa di riflessione” poi rientrata alla vigilia del torneo. Chissà che un giorno non ci ripensi nuovamente…
Giuseppe Calabrò
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