Al termine degli incandescenti 90′ della semifinale di ritorno di Coppa Calabria che il Ravagnese ha vinto per 3-2 contro il Capo Vaticano, ai microfoni di RNP è intervenuto il direttore generale biancoazzurro Enzo Verduci.
“Peccato per il nervosismo finale, capisco che ci fosse tensione, ma sono cose che non devono accadere; ci tenevo molto a questo doppio confronto essendo un ex del Capo Vaticano, e ci tenevo a trattare la loro società con lo stesso rispetto con il quale siamo stati trattati, ricambiando l’ospitalità ricevuta all’andata. Certo la posta in palio era alta, non ci si gioca tutti i giorni l’accesso ad una finale, ed in campo esistono meccanismi che i calciatori non riescono facilmente a gestire. C’è stata una girandola di emozioni incredibile, mi aspettavo un Capo Vaticano pimpante, in palla, aggressivo, ha disputato una grandissima partita ed escono a testa altissima dal doppio confronto. Raggiungere la finale è una gioia immensa, era un obiettivo che avevamo fissato ad inizio stagione; arrivarci attraverso le difficoltà di quest’oggi è un’emozione ancora superiore”.
 “I ragazzi meritano questa soddisfazione di giocare la finale, come meritano di essere in testa alla classifica; lo meritiamo noi come società per gli sforzi che stiamo facendo, ci godiamo il momento ma abbiamo ancora un campionato da vincere. La stanchezza mentale per quanto è stato fatto comincia a sentirsi ma siamo orgogliosi di quanto abbiamo realizzato finora. Ora testa al campionato, abbiamo ancora sei partite nelle quali cercheremo di raccogliere il massimo, vogliamo finire con il maggior punteggio possibile la stagione. Proveremo a brindare nelle prossime settimane per poi pensare alla finale del 13 aprile contro il PraiaTortora. Spero che il quartiere di Ravagnese dopo questi risultati possa finalmente prendere a cuore l’attuale società , che a distanza credo di oltre trent’anni dal grande Ravagnese di Bruciafreddo che giunse fino alla Quarta Serie, sta portando entusiasmo ed è composta da persone che mettono tutta la passione e l’impegno possibile per ottenere risultati sportivi ed insegnare ai ragazzi la realtà della vita”.
 “Quando la scorsa estate decidemmo di rivoluzionare tutto l’organico, qualcuno mi diede del pazzo, mi dicevano che vincere con una squadra totalmente nuova fosse impossibile. La missione da questo punto di vista è già compiuta, siamo arrivati in entrambe le competizioni a questi risultati, si tratta di un traguardo che mi riempe d’orgoglio per il lavoro svolto, iniziato il giorno successivo al termine della scorsa stagione. Per come stanno andando le cose, chi ha creduto nel nostro progetto ha fatto bene a scommettere su di noi; per chi non ci ha creduto, va bene lo stesso”.
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