Quella di domenica, per la Reggina, è un’occasione d’oro. Al “Marcello Torre” di Pagani, gli amaranto sfideranno la Paganese, ultima della classe, contro la quale avranno l’opportunità di tornare alla vittoria dopo quattro gare di “astinenza dai tre punti”.
La compagine calabrese, come detto in precedenza, se la vedrà con l’ultima in classifica, ferma a quota 11 punti (frutto di una vittoria, 8 pareggi e 18 sconfitte) e con uno score di risultati tra i peggiori nel calcio professionistico italiano. Proprio nel nostro professionismo, quella della Paganese è la difesa più battuta, in virtù dei 62 gol subiti dall’inizio del campionato ad oggi.
Un’altra nota negativa a livello nazionale, riguarda le vittorie messe a segno dal Club campano. O meglio, la vittoria. Risale al 30 dicembre 2018, infatti, il primo ed ultimo acuto da tre punti degli uomini di Fabio De Sanzo (subentrato a Fusco a metà novembre). Come gli azzurrostellati, nel professionismo italiano, solo il Chievo Verona ha totalizzato lo stesso numero di vittorie, mentre nessun’altra squadra ha fatto peggio.
Tuttavia, l’unico dato a non lasciare l’amaro in bocca è quello relativo ai gol fatti. Pur essendo il fanalino di coda del girone C di Serie C, quello della Paganese non è l’attacco meno prolifico del campionato. Alle spalle dei 27 gol messi a segno da Cesaretti e compagni, infatti, ci sono i reparti offensivi di Rieti, Siracusa, Bisceglie, Sicula Leonzio e Viterbese nel girone meridionale.
I numeri parlano chiaro, i risultati in campo e le prestazioni delineano la difficile situazione della Paganese, a 15 lunghezze dalla salvezza diretta, ad oggi solo un’utopia. E per la Reggina, domenica, sarà vietato sbagliare.
Antonio Calafiore
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