Dici J.J. Eubanks a Reggio Calabria e quasi ci scappa la lacrimuccia. Chi mastica basket non può dimenticare i tre anni della guardia/ala piccola statunitense. Tornato per poche ore in quella che è stata casa sua, J.J. ha fatto visita alla squadra neroarancio presso il Pianeta Viola di Modena, prima di intervenire, ospite in studio, nella speciale puntata di Tutti Figli di Pianca e Campanaro, in onda sulle frequenze di Radio Touring 104.
“Sarò qui solo giusto un paio di ore – ha esordito – In occasione del mio cinquantesimo compleanno, mia moglie ha organizzato una crociera che potesse fare tappa a Messina, vista la vicinanza con Reggio Calabria. Torno in un posto che ha rappresentato una parte importantissima della mia vita”.
Come dimenticare l’esperienza a queste latitudini per Eubanks. “Amo Reggio Calabria e la sua gente. Ho passato degli anni fantastici. Ho deciso di terminare la mia carriera in riva allo Stretto perché era l’ultima canotta che avrei voluto indossare, sebbene avessi davanti altri quattro o cinque anni di carriera. Quando richiamò il presidente Sillipo, non me la sentii di tornare sul parquet. La mia condizione atletica non era delle migliori e non avrei potuto dare il massimo per questi colori”.
Un aneddoto legato a quegli anni? “Ricordo ci fosse sempre lo stesso rito prima e dopo ogni partita. Si mangiava spaghetti alla marinara e petto di pollo a mezzogiorno. Poi si interrompeva ogni tipo di comunicazione con mia moglie. Ero concentrato solo ed esclusivamente sulla partita. Quando si vinceva, portavo fuori mia moglie a cenare. In caso di sconfitta, invece, capitava che non ci parlassimo (ride, ndr)”.
E cosa fa J.J. oggi? “Sono co-proprietario di un’agenzia che mia moglie fondò all’epoca in cui giocavo, oltre a possedere qualche altra attività. Nel tempo libero mi diletto a giocare a golf, anche se il richiamo del basket è sempre forte”.
Eubanks chiude lanciando scherzosamente una provocazione: “Se tornasse Sillipo a capo della società, verrei a Reggio a giocare gratis…”
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