Ospite di RNP questa sera per la rubrica “A tu per tu” è Vincenzo Leone, allenatore del Brancaleone secondo in classifica nel Girone B di Promozione.
Il Brancaleone resiste al secondo posto, adesso ha 18 punti e ne mancano altrettanti più o meno per la salvezza: obiettivo archiviabile presto?
Speriamo sia così, sarebbe un grande risultato chiudere il discorso per la salvezza con grande anticipo; siamo a metà del percorso, ci serve il doppio degli attuali punti, ma possiamo dire di aver già messo in frigo lo spumante, solo un semplice prosecco.
Se alla vigilia della stagione ti avessero detto che dopo otto partite saresti stato secondo a -2 dal San Luca, ci avresti creduto?
Di sicuro non mi sarei aspettato di fare così tanto bene; ho grande rispetto per i miei ragazzi che mi stanno sorprendendo giorno per giorno e partita dopo partita. Soprattutto vanno elogiati per il loro grande spirito di sacrificio e di sopportazione. Ovviamente per sopportare un allenatore come me!
Un Brancaleone ancora imbattuto che è un mix vincente tra giovani promesse e atleti di lungo corso come Marino o il bomber di questa stagione, Giovanni Galletta…
Ho un gruppo di ragazzi rigenerati, uomini eccezionali prima di tutto, bravi nel fornire l’esempio per i più giovani e per dare tutti un contributo notevole alla causa. Marino è stato condizionato da un infortunio, ma in qualunque momento lo chiamo in causa, entra in campo con grande spirito di appartenenza; a San Luca, appena è entrato ha segnato, poi ha lottato per aiutarci a portare a casa il punto. Giovanni Galletta è l’emblema di questo gruppo e del meraviglioso feeling che si è instaurato tra me e la squadra. Uomini rappresentativi che trascinano e fanno crescere i più giovani, sono già diversi i ragazzi che ho potuto far esordire in questa stagione; per lavorare bene devi avere il gruppo giusto di uomini, e a Brancaleone è così.
Tornando indietro di una settimana circa: San Luca, punizione a cinque minuti dal 90′, la mossa vincente di far entrare Ciccio Marino per calciarla… Un’intuizione felice da parte tua!
Quando l’arbitro ha fischiato quel calcio di punizione per noi, è stato come se una saetta mi avesse colpito… Ho subito urlato al guardalinee che volevamo effettuare una sostituzione al volo; ho detto a Ciccio di andare in campo e di battere la punizione. Nessuno se lo sarebbe aspettato, eccetto forse Gianni Galletta: mi hanno confessato che si è avvicinato a Marino prima della battuta e gli ha sussurrato che secondo lui quello era un gol sicuro. Quel pareggio ci ha premiati per aver affrontato la partita con l’atteggiamento che avevamo preparato; in precedenza avevamo anche colpito una traversa (e anche il San Luca ne aveva colpita una), ma in generale abbiamo giocato la gara con sfrontatezza e senza timore, perché se fossimo andati a giocare impostando la gara sulla fase difensiva, sarebbe stato come consegnarsi ad una squadra così forte.
Avete affrontato il San Luca due volte, riuscendo a pareggiare in entrambe le occasioni: la sensazione che sia la squadra più forte del campionato è sempre la stessa o qualcosa è cambiato?
Confermo quanto dissi tempo fa, il San Luca ha un solo avversario che potrebbe impedirgli di vincere il campionato, ovvero se stesso; ha una struttura tecnica e societaria ben costruita e proiettata in avanti per un futuro importante. Per quanto riguarda noi, ribadisco il nostro obiettivo di volerci salvare, e una volta tagliato il traguardo di punti necessari, potremo pensare di recitare il ruolo di mina vagante del campionato. Si comincia già a vedere il ritorno delle squadre costruite per far bene e che hanno perso qualche punto all’inizio, come il Gioiosa, la Bagnarese e la Stilese; qualche sorpresa ci sarà che si inserirà nella lotta, tatticamente alcune squadre sono messe bene, secondo me alla fine ci sarà una bella lotta tra sei-sette formazioni per le posizioni playoff. Quanto al San Luca, salvo sorprese, farà un campionato a parte.
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