COPPA ITALIA DILETTANTI, andata dei quarti di finale
Bocale ADMO-Gallico Catona 1-3
Filippo Laface (allenatore Bocale ADMO): “Pensare che la coppa non è un nostro obiettivo non significa che oggi non volessimo vincere, non è mio carattere, né delle mie squadre. Ce la siamo giocata, nonostante l’emergenza: oltre alle squalifiche di Dagostino, Foti e Carbone, eravamo senza Secondi, in dubbio anche per domenica, senza Saviano, che attendiamo da ormai venti giorni, lasciando a riposo Calarco e con Parrello in panchina perché reduce dalla partita giocata ieri con la Juniores. Con tutte queste assenze e senza attaccanti è chiaro che si vada in difficoltà , non per niente ho dovuto inserire Calarco centravanti nella mezz’ora finale. Ritengo che il punteggio finale sia eccessivo per ciò che abbiamo fatto, i primi due gol sono stati due nostri errori su calcio d’angolo e su punizione; poi abbiamo creato due o tre palle-gol che non siamo riusciti a sfruttare. Quando sei in emergenza sei costretto ad improvvisare e non è semplice; rischiamo di aver perso per infortunio anche Laurendi in vista della Bovalinese, una partita che di per sé presenta delle difficoltà , ma è in questi momenti che le squadre con obiettivi importanti vengono fuori. Loro hanno dimostrato quanto di buono si dice, anche se hanno tenuto a riposo qualcuno dei titolari, ma è pur sempre una squadra di categoria superiore; dispiace andare fuori dopo il bel percorso fatto, al ritorno faremo la nostra partita consapevoli che tutto può succedere, ma sappiamo che ci servirà una grande impresa per passare il turno. Mi sarei aspettato qualcosa in più da qualcuno dei ragazzi che finora ha avuto meno spazio, nel primo tempo siamo andati meglio, ma nel secondo è stato più difficile anche solo creare occasioni, ci è mancata la profondità , la manovra e l’ordine tattico che solitamente proponiamo. Ci resta il rammarico per questo risultato, il Gallico Catona si è dimostrato squadra più cinica ed esperta, maggiormente avvezza a queste partite. Comunque ben vengano certe sconfitte che possono aiutarti a capire come e quanto dover ancora lavorare per crescere ancora.”
Commenti