E’ la prima volta che allena in Calabria, il giovane tecnico Peppe Misiti. Quarantatre anni, con un passato da arcigno difensore che lo ha visto calcare campi professionistici (una presenza in serie B con il Licata), Misiti sta cominciando ad imporsi anche come tecnico. Dalla vittoria del campionato di Prima Categoria a Gela fino al Gallico Catona, passando per l’esperienza in D con la Torres, risalente alla scorsa stagione.
Un allenatore di poche parole, che preferisce far parlare il campo attraverso un duro lavoro settimanale. Regole chiare e precise, ma al tempo stesso da rispettare sempre: gioca solo chi è il più in forma, chi ha il giusto atteggiamento in campo ed in allenamento. Di sicuro, Misiti è riuscito in  pochissimo tempo a dare una fisionomia di gioco ad un complesso in gran parte rinnovato. Cinque punti nelle prime tre giornate per il suo Gallico Catona, ancora imbattuto e reduce dai primi tre punti della stagione, ottenuti domenica scorsa ai danni del Soriano.
“Non montiamoci la testa- esordisce il tecnico rossazzurro-c’è ancora da lavorare tantissimo, solo così possiamo raggiungere l’obiettivo di una tranquilla salvezza e la valorizzazione dei giovani. L’avvio è sicuramente positivo, ci da forza e coraggio: siamo una squadra giovane che sta acquisendo  personalità e anche la giusta cattiveria, bisogna proseguire in questa direzione”. Domenica, al Longhi Bovetto, il derby contro la ReggioMediterranea. “E’ il mio primo derby- prosegue-, speriamo di continuare nella serie utile, ma si sa che i derby sfuggono a qualsiasi pronostico”.
Gallico Catona specialista in rimonte. In tre gare ha sempre recuperato lo svantaggio iniziale, mettendo in evidenza alcune individualità importanti come Fayè (voluto dallo stesso Misiti che lo ha avuto con sè alla Torres), Gottuso, Parisi, Gioia e Ferrato. Crescono settimana dopo settimana anche i più giovani, il contributo di Crucitti e Violante ne è l’esempio.
Al di là dei singoli, la forza di questo Comprensorio sembra risiedere nel collettivo.  Carattere, buona prestanza fisica, cambi tattici in corsa sempre azzeccatissimi, sono gli ingredienti di una  squadra che ha già una identità ed un gioco lineare, che parte dalle retrovie e non è mai frutto dell’improvvisazione.  Ogni giocatore sa cosa deve fare per svolgere il suo ruolo, il resto lo sta facendo uno spogliatoio compatto e  sereno.
Adesso, testa al derby tutto reggino. Si sfideranno due compagini decisamente rinnovate rispetto al recente passato, per una grande appuntamento del calcio dilettantistico che merita sicuramente il pubblico delle grandi occasioni.
Giuseppe Calabrò
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