Prima la tanto sospirata conferma della categoria, poi il rompete le righe dopo l’amichevole contro la Reggina al Lo Presti. Una stagione tormentata e contraddittoria per il Gallico Catona, complice un girone discendente disastroso. I tre cambi tecnici (Faraone, Cavallo, Macrì) confermano quanto sia stato tortuoso il cammino del Comprensorio, condizionato anche da infortuni e squalifiche.
Le statistiche dicono che la retroguardia reggina è fra le più perforate del torneo, ma ci sono anche le note liete, vedi i giovani messi in vetrina. Gli attaccanti Giacomo Tripodi e Gianluca Carlo, il centrocampista Francesco Violante e il difensore Scarcella, confermano il lavoro importante svolto dalla società in ambito di valorizzazione dei giovani. Riguardo gli over invece, più di uno non ha offerto un rendimento all’altezza delle aspettative.
Dopo aver concluso il quarto anno dalla propria fondazione (il punto più alto appartiene alla gestione Franceschini, che portò i rossazzurri ai playoff), per il Comprensorio è tempo di bilanci ma soprattutto di programmazione futura. Al tirar delle somme questa società fino  qui ha fatto benissimo, adesso l’obiettivo è quello di non dover rischiare fino all’ultimo prima di riuscire a centrare la permanenza in Eccellenza.
C’è aria di rifondazione, all’insegna di un processo che passerà anche attraverso tanti ragazzi del luogo. Per questo, si lavorerà in stretta sinergia con il settore giovanile, vagliando tutte le ipotesi. Una salvezza tranquilla, da ottenere attraverso l’ottimizzazione delle risorse locali: questa la nuova sfida del Gallico Catona, che vuole vincere ancora una volta la propria scommessa, magari cercando di stimolare maggiormente una tifoseria che da queste parti si vorrebbe un pò più partecipe ed entusiasta. Senso di appartenenza e spirito di gruppo, i colori rossazzurri vogliono stupire ancora…
Giuseppe Calabrò
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