Quattro vittorie ed un pari nelle ultime cinque gare giocate in casa: il Granillo veste amaranto, è qui che la Reggina sta costruendo una salvezza mai così vicina. Stesa anche la Virtus Francavilla, 3-2 il risultato finale che non dà la dimensione dell’ottima prestazione offerta dai ragazzi di Zeman capaci di dominare il primo tempo, periodo nel quale scavano il solco decisivo. Apre Bianchimano, raddoppia Leonetti, chiude Bangu, inutile la doppietta ospite di Abate. A quota 41, la squadra dello Stretto vede il traguardo.
Una giocata di Porcino, al minuto 22, è manifesto dell’avvio di gara della squadra dello Stretto. Lanciato nello spazio, aggancia male ma con un colpo di tacco di rara eleganza ed efficacia riesce a portare la palla avanti, rubare il tempo all’avversario, far sobbalzare di stupore il pubblico e guadagnare il fondo per il cross. La Reggina è già davanti di due reti, agli amaranto oggi riesce davvero tutto, e bene. E’ stato Bianchimano a concretizzare una splendida azione corale e spedire in rete il pallone che ha spezzato l’equilibrio dopo 10’, sempre lui un minuto dopo a servire l’assist concretizzato con un diagonale da Leonetti.
Spadroneggia fisicamente l’ariete scuola Milan, come si confà ad un centravanti dotato della sua struttura fisica, lasciandosi apprezzare anche per una serie di giocate utili per la squadra e caratterizzate da una padronanza tecnica difficile da pronosticare. In campo, c’è una sola squadra. De Francesco ha in testa e nei piedi uno spartito calcistico superiore. Nei suoi tempi di gioco, nella sua capacità di pensare e produrre calcio in verticale, c’è un ritmo degno dei palcoscenici più prestigiosi del panorama italiano. Certo, per calcarli dovrà crescere nella continuità all’interno della partita ed evitare di specchiarsi delle sue qualità, ma ciò che riesce a mettere insieme già adesso nel corso di un incontro è oltremisura sufficiente a fare la differenza. E’ intorno a lui che gira la Reggina, ma per raccontare un primo tempo dominato è impossibile ridurre alle sue doti e ai suoi capricci successi ed insuccessi amaranto.
Riempie il campo la squadra di Zeman che costringe la Virtus Francavilla ad una sostituzione tattica già nel primo tempo (dentro Alessandro per Albertini) e riesce a guadagnarsi perfino un, “vi vogliamo così” dalla Sud che restituisce la dimensione della prestazione offerta.
L’intensità si abbassa nella ripresa, gli ospiti provano a riemergere dalla loro metà campo. Hanno le qualità per mettere in grave difficoltà gli amaranto, lo dimostra la classifica e il gioco fluido che specie nei primi 15’ dopo l’intervallo riescono ad esprimere. Abruzzese impegna Sala con un colpo di testa ma è Abate a graziare – letteralmente – la Reggina al 55’. Solo, all’interno dell’area piccola e con il portiere fuori causa, allarga troppo il piatto e non riesce a correggere in rete nell’incredulità generale. Zeman richiama Bianchimano e pochi minuti dopo Leonetti, autori dei gol ed entrambi omaggiati da una pioggia di applausi, inserendo Coralli e Bangu. Il capitano ha sul destro il pallone per mandare in archivio la gara con 25’ di anticipo, sceglie di calciare di punta ma non ruba il tempo al portiere che respinge. Sembra un peccato veniale ma quando mancano 10 giri d’orologio al termine la gara all’improvviso si riapre, le emozioni non sono finite.
Abate si fa perdonare approfittando di un’uscita avventata di Sala, di testa accorcia sul 2-1. A mettere tutti d’accordo però ci prova Bangu un attimo dopo, lanciato sul filo del fuorigioco fredda Albertazzi e riporta a due i gol di vantaggio. Sembra finita, non lo è. Al 90’ esatto ancora Abate risolve una mischia in area e gonfia la rete: 3-2, con 4’ di recupero da giocare. Finale in apnea, si alza la voce del Granillo che nella difficoltà sorregge gli amaranto e spinge la Reggina alla vittoria. Sono tre punti che possono valere una stagione.
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