Tre, erano gli scontri diretti che la Reggina non avrebbe dovuto fallire prima della proibitiva trasferta di Foggia. Tre, sono le sfide che attendono gli amaranto da qui alla fine del torneo dopo la sconfitta in terra pugliese. Se prima della gara contro la capolista, le cose sono andate più che bene, occorre ora non sprecare quanto di buono fatto ed ottenere più punti possibili per brindare alla salvezza.
Si comincia domenica, quando gli amaranto ospiteranno al Granillo una delle sorprese del girone C: la Virtus Francavilla. A suonare la carica, oltre che la sveglia, è il Direttore Generale Gabriele Martino, che da persona esperta sa come gestire queste situazioni. Infatti, come emerge dalle colonne odierne di Gazzetta del Sud, il dirigente del club dello Stretto avrebbe percepito un rilassamento generale che non gli è andato giù: “Percepisco – le sue parole al collega Cristofaro Zuccalà – un calo di attenzione e di tensione generali che non mi piace per niente. Viceversa, tutti (società, tecnici e giocatori con la “G” maiuscola) dovremmo sapere benissimo che gli ultimi 270’, sono utili e vitali per la Reggina e per il calcio in questa città”.
“Dopo il derby vinto col Catanzaro – prosegue – tutti hanno pensato che ormai la meta fosse stata più vicina, mentre io avevo avvertito che nelle tre partite dei 9 punti, per uscire dalla zona playout era stato fatto tanto sì, ma non tutto. Adesso sarà indispensabile l’apporto della nostra gente ancor più che contro il Catanzaro. Dal canto suo, la squadra dovrà lottare con maggiore slancio, senza deconcentrarsi. L’apporto finale vale di più rispetto a tutte le 38 gare del campionato. Insomma, ci accingiamo a disputare le più importanti gare dell’anno, che richiedono uguale volontà fra tutti i giocatori ripartendo appunto da una vittoria sul Francavilla. Società, tifosi e atleti, in definitiva, devono ancora saper soffrire assieme per poi gioire assieme”.
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