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All’inferno e ritorno: una folle Reggina strappa un punto d’oro a Castellammare

All’inferno e ritorno: una folle Reggina strappa un punto d’oro a Castellammare
Reggina
25/02/2017 22:34 | A cura di Redazione ReggioNelPallone.it
Mille emozioni e un pari pesantissimo raccolto su un campo difficile: la Reggina agguanta la Juve Stabia al termine di una gara al cardiopalma.

Di Gianpiero Versace – Gara folle al Menti di Castellammare di Stabia. I padroni di casa dominano in lungo e in largo per 65′ e si portano sul 3-1 (doppietta di Marotta e gol di Ripa, per gli amaranto Bangu), un risultato frutto anche di scelte iniziali di Zeman che non pagano. E’ lo stesso tecnico della Reggina però a ribaltare l’inerzia della gara cambiando sistema di gioco e inserendo Leonetti che spacca il match: l’ex Bari entra nella rete del 2-3, firma il pareggio e sfiora a tempo scaduto quella del colpaccio. Punto di importanza incommensurabile per la Reggina che rosicchia un punto a tutte le avversarie sconfitte nel pomeriggio e può continuare a inseguire la salvezza.

RIVOLUZIONE – Tanta, troppa l’acqua imbarcata sulle corsie laterali dagli amaranto contro il Lecce: pagano per tutti Cane e Possenti. Esclusi i due terzini titolari fin dal principio della stagione, Zeman opta per un cambio di modulo radicale. Addio al “4-3-3 di famiglia” e spazio ad un 3-5-1-1 che ha l’esordiente De Vito al centro della difesa, un sorprendente Romanò tornante di destra con Porcino abbassato sulla corsia opposta, Bangu vertice alto del rombo di centrocampo, alle spalle di Bianchimano che sostituisce lo squalificato Coralli. In una parola: rivoluzione.

AMARANTO A PICCO – La mossa, per la quale Karel può legittimamente temere di esser rinnegato da papà Zdenek, in avvio di gara sembra pagare. La Reggina evita il pressing alto, lascia giocare i centrali stabiesi e attende. Il primo squillo dell’incontro arriva così dopo 28 minuti di nulla: il guaio, per la Reggina, è che sia subito decisivo e che i colpevoli siano esattamente gli esterni scelti per la gara odierna. I ruoli, nel calcio, raramente si inventano e così Romanò, che non ricordiamo essersi mai disimpegnato da tornante, si perde Lisi che gli sbuca alle spalle e raggiunge il fondo: sul suo cross Marotta – sul quale Porcino e Kosnic sono in ritardo – chiude il più facile dei tap-in. Vantaggio che diventa immediatamente doppio: Lisi resta larghissimo a sinistra, la Reggina è pigra a scalare su di lui, questa volta il cross è arretrato e il terzetto di centrali amaranto si macchia di un peccato capitale che permette a Ripa di depositare in rete. Tutti, infatti, scappano verso la linea di porta, nessuno marca l’uomo e al centravanti delle vespe basta retrocedere sul dischetto per concludere di destro e trovare la decisiva deviazione di De Vito che taglia fuori Sala, altrimenti pronto a neutralizzare.

BANGU RIAPRE, MAROTTA RISPONDE – Una montagna da scalare per qualsiasi squadra, a maggior ragione per una Reggina scesa in campo con l’evidente intento di limitare i danni e che deve adesso cambiare il canovaccio dell’incontro in casa di una delle squadre più attrezzate del campionato. Serve un episodio, che arriva al minuto 40 quando al termine della prima – e bella – azione manovrata Botta innesca Bangu: stop a seguire e rete, per lui è il bis rispetto al guizzo allora decisivo della gara d’andata. Neppure il tempo di organizzare il piano per riportarsi in parità e la Juve Stabia va nuovamente in rete. Sono passati 50 secondi dal gol del giovane talento di proprietà della Fiorentina quando Marotta sfida Porcino, tenta il cross e pesca il jolly con la deviazione dell’esterno reggino che beffa un non irreprensibile Sala. Squadre negli spogliatoi, solita storia in casa Reggina con gli amaranto puniti dai consueti imbarazzi difensivi.

LA JUVE STABIA DOMINA – Oggettivamente, nessuno potrebbe aspettarsi un assalto all’arma bianca degli amaranto nella ripresa. E infatti il canovaccio dell’incontro resta invariato, così come immutata è la chiave tattica del match: Lisi continua a fare a pezzi Romanò, crocefisso tuttavia – bisogna dirlo – prima dal suo tecnico che dall’avversario. Sull’ennesimo affondo e cross Ripa manca l’appuntamento con il pallone per pochi centimetri, respinge Sala che è poi superlativo nell’opporsi a Marotta ormai certo di firmare la propria tripletta. Segni di vita dal pianeta Reggina arrivano al 62′ con una discesa di Porcino vanificata dalla conclusione a lato di Bianchimano, sul ribaltamento di fronte la squadra dello Stretto rischia di incassare la terza rete della serata sugli sviluppi di un tiro deviato ma la conclusione di Liviero, corretta da Gianola, si addormenta pochi centimetri oltre il palo.

SVOLTA ZEMAN-LEONETTI – A 25′ dalla fine, Zeman gioca la carta Leonetti: esce Knudsen, Bangu scala in mediana. L’intuizione pagherà pochi minuti dopo. La Reggina, infatti, accorcia pochi minuti dopo: è sull’out sinistro che Porcino ha spazio, se lo prende e serve Leonetti, respinge Russo ma non può nulla sulla conclusione ravvicinata di De Vito. Gara riaperta, e riacciuffata un attimo dopo quando Leonetti beffa la difesa alta stabiese, si invola verso Russo e lo fulmina con un tocco di punta per il clamoroso 3-3. Fulmineo uno-due amaranto, traballa addirittura la Juve Stabia quando serve un’uscita disperata del portiere delle vespe per anticipare Bianchimano lanciato in campo aperto.

AD UN PASSO DAL COLPACCIO – Non si lascia trasportare dall’entusiasmo Zeman che difende il pari e inserisce Possenti sulla linea di difesa, gli fa posto Bangu, Porcino sale a centrocampo. La Juve Stabia prova a riversarsi in attacco per ritrovare un successo che sembrava in cassaforte, ma lascia praterie alle spalle che un indiavolato Leonetti cavalca: su un’azione fotocopia di quella che ha portato al 3-3 l’attaccante arrivato a gennaio dal Lumezzane viene chiuso all’ultimo istante da Cancellotti, che gli mura il tiro dell’incredibile 3-4 al minuto 94.

Sarebbe stato, forse, troppo. La Reggina torna dal Menti con un punto di platino.

Redazione ReggioNelPallone.it
Testata giornalistica online Aut. Trib. di Reggio Calabria n. 11/2010 Il calcio e lo Sport nella Provincia di Reggio Calabria.

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