Finisce in parita’ la delicata sfida in chiave salvezza, andata in scena al Longhi Bovetto, tra la Reggiomediterranea ed il Cutro; un risultato che sta stretto ai padroni di casa, guardando alle occasioni prodotte durante la seconda frazione, benche’ gli ospiti non abbiano alla fine rubato nulla, dimostrandosi squadra rognosa, abituata a confrontarsi nel contesto di simili palcoscenici, in cui la parola d’ordine e’ salvarsi.
Durante i primi 45′, complice un terreno reso scivoloso causa un violento acquazzone abbattutosi su Croce Valanidi praticamente dal fischio d’inizio, si registrano ben poche emozioni, badando le due compagini soprattutto ad evitare pericoli nelle retrovie, ed a fronteggiarsi a centrocampo.Sono gli ospiti a farsi minacciosi dalle parti di Cannizzaro intorno al quarto d’ora, grazie ad un’azione imbastita dal duo Catania-Pugliese, ottima la spizzata del possente centravanti biancorosso su un lancio dalle retrovie per lo sgusciante compagno lungo la corsia di destra, il cui traversone al centro viene indirizzato verso la porta dal numero nove crotonese, trovando la miracolosa risposta di Marciano’, che rimpalla un’esecuzione foriera di pericoli per il portiere gialloblu’.La risposta dei reggini, tuttavia, non tarda ad arrivare, ne e’ protagonista Kabangu, abile nel farsi trovare pronto su un lancio da centrocampo targato Caputo, un po’ meno nella staffilata conclusiva, poco angolata, su cui Sestito respinge di piede ( 23′ ); i minuti scorrono via inesorabilmente, sotto una pioggia violenta e continua, senza che le due squadre creino ulteriori opportunita’, auspicando un netto cambio di passo nella ripresa.
La ripresa delle ostilita’, agevolata anche dal miglioramento legato alle condizioni atmosferiche, dovrebbe “scaldare” in qualche maniera gli infreddoliti supporters assiepati sulle tribune dello stadio, ma in realta’ la sostanza non muta rispetto al primo tempo, ragion per cui il tecnico Carella decide di gettare nella mischia il nuovo acquisto Hanine, autore di alcune pregevoli giocate, e Monorchio; proprio quest’ultimo manca due clamorose palle gol intorno alla mezz’ora, entrambe propiziate da altrettante, efficaci, percussioni lungo la fascia destra di Kabangu.Sulla prima l’ex GallicoCatona cicca davanti alla porta un perfetto rasoterra che chiedeva solo d’essere concretizzato in rete (28′), mentre nel secondo caso supera con un pallonetto Sestito, per poi concludere di testa sopra la traversa (37′);nel forcing finale vedono la luce ampie praterie dall’una e l’altra parte, essendo i ventidue protesi alla ricerca del successo, ed Aracri, sui titoli di coda, fa correre un brivido lungo la schiena dei locali, sfiorando il palo nel contesto di un’azione scaturita da palla inattiva (43′). Al triplice fischio di chiusura, sentimenti contrastanti nelle due sponde: un serpeggiante malcontento gialloblu’, relativo a risultato e prestazione resa, cui fa da contraltare la moderata soddisfazione del team crotonese.
Pasquale Imbalzano
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